Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
La Cattedrale di San Rufino è stata definita il più antico santuario francescano infatti, oltre ai numerosi altri culti, è legato anche alla figura di Santa Chiara e di San Francesco che qui vennero battezzati. La tradizione racconta che nel 1182 presso il fonte battesimale avvenne il primo miracolo: uno sconosciuto chiese di reggere il piccolo Francesco durante il rito e poi inginocchiatosi, lasciò l’impronta miracolosa del suo ginocchio sul gradino. Il secondo avvenne quando Francesco, ormai adulto, dopo aver iniziato la sua predicazione nella chiesa di San Giorgio, passò in questa di San Rufino, egli, in genere, era solito predicare nei giorni di domenica, e la sera del sabato, si ritirava in meditazione in un tugurio situato nell’orto dei canonici. Verso mezzanotte, alcuni frati che vegliavano presso Rivotorto, videro un carro di fuoco sul quale vi era un globo luminoso; il carro entrò nella casa e per tre volte ne fece il giro. Tutti compresero che il Signore mostrava il padre loro trasfigurato sopra quel carro di luce e fuoco, per indicare che essi dovevano camminare sotto la sua guida , Francesco umile e povero era stato designato da Dio ad essere guida e padre dei fratelli. A lui è stato dedicato un altare e dalla sacrestia si può accedere ad una cappellina sotterranea chiamata oratorio di San Francesco che la tradizione identifica col tugurio dove il Santo si ritirava in preghiera, prima della predica domenicale. Francesco si trovava in questo luogo a pregare ed ecco che alcuni frati che si trovavano a Rivotorto videro entrare per la porticina della casa e girare due o tre volte in qua e in là per la stanza un carro di fuoco splendidissimo, sopra del quale era un gran globo, che a guisa di sole rischiarò l’oscurità della notte… Compresero infine che era l’anima del Santo padre che rifulgeva straordinariamente così, e che egli, per merito soprattutto della sua purezza e per la cura affettuosa dei suoi figli, aveva meritato di ricevere dal Signore la benedizione di quel dono singolare. (Tommaso da Celano I, 47).
Via San Francesco, 11, 06081 Assisi PG, Italy