Santuario dei Santi Ottato e Policamo: Fede e Storia nelle Catacombe di Roma
Il Santuario dei Santi Ottato e Policamo rappresenta un angolo di fede e storia immerso nel complesso delle catacombe romane. Sebbene l’esatta ubicazione del luogo di venerazione all’interno delle catacombe non sia stata ancora identificata con precisione, la devozione verso questi santi martiri continua a vivere attraverso i secoli. La difficoltร nell’individuazione precisa non permette di definire ulteriormente con precisione la tipologia del culto.
Un Dubbio sul Luogo di Sepoltura: Tra Africa e Roma
Un interrogativo costante riguarda la natura dell’oggetto di venerazione: si tratta delle spoglie dei due martiri traslate dall’Africa, loro terra d’origine, oppure dei loro sepolcri originali situati a Roma? Questa incertezza aggiunge un alone di mistero alla storia del santuario. La cronologia che fa riferimento al periodo 428-440 รจ legata principalmente alle reliquie di San Quirino.
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La cripta di Santa Cecilia nelle Catacombe di Callisto
Ottato e Policamo: un Culto Antico
L’inizio della storia del santuario si colloca intorno alla metร del V secolo. A quest’epoca risalgono sia le notizie sulla morte di Sant’Ottato, vescovo africano di Vescera (talvolta si pensa sia morto a Roma e sepolto a Callisto, talvolta morto in Africa e poi traslato a Roma), sia la pittura presente nella cripta di Santa Cecilia, che raffigura entrambi i santi. Questa lettura รจ stata recentemente confermata da F. Bisconti (Il lucernario di S. Cecilia. Recenti restauri e nuove acquisizioni nella cripta callistiana di S. Cecilia, Rivista di Archeologia Cristiana 73, 1998, pp. 307-339).
La Traslazione delle Reliquie: Un Nuovo Capitolo
La storia del santuario subรฌ una svolta significativa con il trasferimento delle reliquie nella chiesa di San Silvestro in Capite, per volere di Papa Paolo I (757-767). Successivamente, un ulteriore prelievo di reliquie di Sant’Ottato da Callisto รจ attribuito anche a Papa Pasquale I (Liber Pontificalis II, p. 64), il quale le collocรฒ insieme alle spoglie di altri martiri nella basilica di Santa Prassede. Questo evento segnรฒ un cambiamento nella centralitร del luogo di culto originario.
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La Basilica di Santa Prassede, dove furono traslate altre reliquie di Sant’Ottato
Sant’Ottato: Un Vescovo Venerato
Sant’Ottato godette di particolare devozione, testimoniata anche dalla sua raffigurazione nelle pitture altomedievali della cripta di Papa Cornelio (cfr.). Durante gli scavi del XIX secolo nella cripta dei papi, vennero alla luce alcuni frammenti dell’epitaffio di questo personaggio. Interessante รจ anche la sua corrispondenza epistolare con Sant’Agostino, vescovo di Ippona, riguardo alla questione della generazione delle anime (Valentini โ Zucchetti, II, p. 149, n. 1).
Un’Avventura tra Fede e Archeologia
La ricerca del luogo preciso di venerazione di Ottato e Policamo nelle catacombe rappresenta una vera e propria avventura per gli appassionati di storia e archeologia cristiana. Immaginate di percorrere gli antichi cunicoli, armati di fede, curiositร e magari una buona torcia, alla ricerca di indizi che possano svelare il mistero. Ogni frammento di affresco, ogni iscrizione, potrebbe essere la chiave per comprendere meglio la devozione di un tempo.
Spunti di Ricerca:
- Analisi delle fonti storiche: Approfondire lo studio dei testi antichi che menzionano il santuario e i santi, come il Liber Pontificalis e le opere di Sant’Agostino.
- Indagini archeologiche: Partecipare a campagne di scavo autorizzate o supportare le ricerche esistenti nelle catacombe di Callisto.
- Studio comparativo: Confrontare le caratteristiche del santuario con altri luoghi di culto simili dell’epoca, per individuare elementi comuni e differenze significative.
Attraverso queste ricerche, potremmo ricostruire un quadro piรน completo e affascinante della storia del Santuario dei Santi Ottato e Policamo, riscoprendo un tesoro di fede e cultura che continua a illuminare il nostro cammino.
Via Appia Nuova, Roma, Italy

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