Parrocchia Sant’Erasmo
Via degli Olivetani, 23 Formia
Storia parrocchia di Sant’Erasmo
Di ambiente absidato la parrocchia di Sant’Erasmo racchiuse la tomba del martire, sulla quale venne costruito un altare.
Descrizione Tomba del martire: si tratta di una forma nel sopratterra, delimitata da murature e lastre di marmo, una lastra di marmo spezzata in due e ricomposta. la ricopre
Secondo quanto narrato nella Passio S. Erasmo, che si ritiene scritta da Gelasio II ma che risulta intrisa di elementi leggendari, il corpo sarebbe stato traslato dalla Parrocchia Sant’Erasmo Formia a Gaeta nell’842 e le sue reliquie nascoste in un pilastro della chiesa di Santa Maria, dove le rinvenne nel 1017 il vescovo Bono.
Da quel momento la popolazione venera Sant’ Erasmo come patrono di Gaeta; nel 1106 Pasquale II consacra la cattedrale di Gaeta in onore della vergine e di Erasmo.
I termini cronologici si riferiscono ad una lettera di Gregorio Magno, il quale ricorda la chiesa di Sant’Erasmo come cattedrale della città di Formia.
Che la cura spirituale fosse affidata al clero secolare è un dato ipotetico ma probabile.
Descrizione
La monumentalizzazione del sito avvenne probabilmente in epoca carolingia, tra l’VIII secolo e la prima metà di quello successivo, con la costruzione di una grande chiesa con cripta semianulare.
Nella seconda metà del 1800, a causa delle frequenti attacchi dei saraceni, la sede vescovile venne trasferita nella città di Gaeta, anche le reliquie del Santo furono traslate e trovarono collocazione nela chiesa di Santa Maria del Parco, la cattedrale formiana venne cosi’ degradata al titolo di semplice chiesa.
Via degli Olivetani, 23, Formia, 04023, Italia