Pieve della Madonna

Edificio del XIII-XIV secolo: Planimetria a croce latina con un unico corpo longitidinale concluso da un transetto assai sporgente con abside semicircolare. La parte absidale è quella più antica poiché è costituita da una muratura basamentale spessa più di un m. e formata da enormi conci di pietra locale. Al di sopra del basamento poggia un paramento murario in cotto con il tipico motivo volterano della bicromia. Ampliamento del corpo logitudinale con l’aggiunta di due campate nel XIV secolo.Immagine: Dipinto
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

Il primo documento sicuro risale al 22 dicembre 1156. Si tratta di una bolla vescovile che riconosce alla Pieve una protezione antica, che risale fino la vescovo Borsone (in carica tra 943 e 959). Da ciò si deduce che la Pieve era già esistente nel secolo X. La Pieve cui si riferisce il documento non è la Pieve odierna ma era originariamente posta su piccolo colle a sud-ovest dell’abitato, oggi indicato localmente con il toponimo di La Rocca. TRa il XIII e il XIV secolo la Pieve viene abbandonata e viene costruita quella odierna del cimitero. L’importanza della Pieve di Radicondoli è suffragata dal fatto che in occasione delle decime del 1295-1304 il pievano Rogerio fu scelto come collector per l’intera diocesi. Questa scheda è stata compilata da Silvia Bianchi. Il titolo plebano e il fonte battesimale passano nella chiesa costruita all’interno delle mura di Volterra e dedicata ai Santi Simone e Giuda sulle cui strutture sorgerà poi l’attuale collegiata, nel 1328 il vescovo concede al Pievano di San Giovanni il permesso di trattenere il fonte di San Giovanni nella chiesa e nel 1574 la visita pastorale distingue nettamente tra la pieve nuova entra le mura e la pieve vecchia fuori le mura.

53030 Radicondoli, Province of Siena, Italy
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