Preziosissimo Sangue di Clauzetto

Chiesa a tre navate, con quattro archi di pietra sostenuti da pilastri che dividono la navata principale dalle due laterali. Nel 1618 venne eretta la sacrestia; nel 1639 furono iniziati i lavori di ingrandimento, poste le fondamenta del campanile e costruita la cappella annessa del Santissimo Corpo di Cristo; nel 1665 fu la grande scalinata che porta alla chiesa, completata nel 1696; nel 1712 venne completato il progetto non ultimato di ingrandimento della chiesa con la costruzione della terza navata, l’apertura nella navata laterale di quattro archi sostenuti da pilastri e il rialzo del tetto nella navata centrale. Il terremoto del 1976 recò gravi danni all’abside e alle pareti laterali, provocò la rottura del tetto nelle tre navate con distacco dalle pareti e dalla facciata e un’apertura sul pavimento. Il santuario venne quindi restaurato.Descrizione: Reliquia del Sangue di Cristo custodita all’interno di un reliquiario argenteo a teca del XVIII secolo. Secondo la tradizione, la reliquia fu donata da un patrizio veneto ambasciatore a Costantinopoli ad un certo Cescutti, oriundo di Clauzetto, il quale alla sua morte la lasciò in eredità alla propria famiglia, che la donò alla chiesa di San Giacomo affinché fosse esposta al pubblico culto. La tradizione scritta sorvola sui particolari dell’arrivo della reliquia in Asio, mentre quella orale riferisce che l’oggetto sacro fu nascosto in una ferita della gamba appositamente inferta o come variante, nascosta nel bastone di un frate. Il 28 maggio 1755 il patriarca di Venezia Lodovico III Foscari concesse alla reliquia patente di autenticità. La reliquia custodita nella chiesa di San Giacomo fino al 1976, fu da allora trasferita nell’oratorio di San Paolo apostolo. Entrata in uso: tra l’anno 1750 e l’anno 1750 Epifania: Reliquia del Sangue di Cristo. Reliquia: Sangue
Raccolta di ex voto: No

La chiesa di San Giacomo esisteva da prima del ‘400, ma solo dalla metà del XVIII secolo con l’acquisizione della reliquia divenne santuario legato al culto del Preziosissimo Sangue. Cozzi – Zannier 1992, pp. 459-98. Dopo la metà del ‘700 il pievano d’Asio ebbe in dono dalla famiglia Cescutti la reliquia del Sangue di Cristo alla chiesa di San Giacomo di Clauzetto.1757: don Cavalutti istituì la funzione del Preziosissimo Sangue nel venerdì della quarta domenica di Quaresima. Clemente XIV con breve 30 marzo 1773 concesse l’indulgenza plenaria ai fedeli che avessero visitato il santuario nell’occasione della festa (Perdòn). Fin dall’inizio l’affluenza di devoti fu enorme, e si trasferì la festa principale ad una stagione più comoda ai pellegrini (la domenica dopo l’Ascensione). Il santuario veniva visitato per far fronte a patologie particolari, prima fra tutte la possessione diabolica; i pellegrinaggi sono documentati dal 19 giugno 1820, ma non sappiamo quando iniziarono. 1857: erezione della Confraternita del Preziosissimo Sangue. Attorno agli anni ’20 del ‘900 la popolarità del santuario si ridusse. Oggi la benedizione con la reliquia viene richiesta in forma privata. Clemente XIV con Breve del 30 marzo 1773 concesse l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli cristiani che, confessati e comunicati, avessero visitato il santuario nella ricorrenza della funzione del Preziosissimo Sangue. La funzione prese in seguito il nome di Perdòn. Nel XVI secolo la chiesa di San Giacomo assorbì le funzioni di cura d’anime della pieve di San Martino di Vito d’Asio; sappiamo che nel 1552 vi erano conservati l’Eucarestia e gli Oli santi e che era dotata di fonte battesimale e di cimitero. Il trasferimento formale dell’ufficio plebanale avvenne nel 1625.

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