S. Maria in Trivio

Nel 1573 accanto alla nuova chiesa venne costruito il convento e un giardino poi assorbito dai palazzi circostanti.Descrizione: Si tratta di una tavola (cm. 85×65)con dipinta a olio una Vergine con bambino risalente alla prima metà del XV secolo (e non, come voleva la tradizione, al tempo di Belisario), di attribuita a un artista di scuola umbro-marchigiana. E’ attualmente posta nell’abside. Entrata in uso: tra l’anno 1400 e l’anno 1450 Immagine: Dipinto Descrizione: Nel 1862 la salma di Gaspare del Bufalo, venticcinque anni dopo la sua morte, fu portata in S. Maria in Trivio che dal 1839 era stata affidata ai Missionari del Preziosissimo Sangue. La cappella in cui è posta la statua-reliquiario (opera dello scultore Aurelio Mistruzzi), e che oggi è il centro di maggior culto della chiesa, venne costruito nel 1954 in seguito alla canonizzazione del santo avvenuto il 12 giugno di quell’anno. Fino a pochi anni fa all’interno della chiesa era visitabile un museo che custodiva le memorie di san Gaspare, ex-voto ottocenteschi (tavolette dipinte) ed il bozzetto di Piero Gagliardi per lo stendardo del santo. Attualmente il museo è stato trasferito nella Casa dei Missionari del Preziosissimo Sangue in Albano. Entrata in uso: tra l’anno 1862 e l’anno 2001 Reliquia: Ossa
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

Scarse sono le fonti precedenti al XV secolo e la stessa icona della Vergine, principale oggetto di venerazione, sembra opera del XIV secolo. Ciò non esclude un culto mariano precedente, ma non ci sono fonti a riguardo. La scelta, arbitaria, è di far coincidere l’inizio della devozione a questa sacra immagine miracolosa, principale oggetto di culto della chiesa in età moderna, nell’intervallo di tempo tra l’insediamento dell’Ordine dei Crociferi (dopo il 1550)e la demolizione e ricostruzione della chiesa (1573-1575). Con la deposizione nel 1862 del corpo di S. Gaspare del Bufalo nella omonima cappella il santuario ha cambiato il suo oggetto devozionale. Una lapide posta nella prima cappella di destra datata 25 marzo 1657 ricorda l’opera di ristrutturazione della chiesa operata dai Chierici Regolari Ministri degli Infermi di san Camillo De Lellis. In essa si afferma inoltre che venne concessa l’indulgenza di cento giorni per chi avesse visitato la chiesa la prima domenica dopo la festa dell’esaltazione della Croce. La giurisdizione della chiesa è del Vicariato di Roma. Sotto la cura dei Missionari del Preziosissimo Sangue la devozione alla Vergine cadde pressoché in disuso, mentre si sviluppò il pellegrinaggio al corpo di San Gaspare del Bufalo posto nella terza cappella a sinistra (si veda scheda Cappella di San Gaspare del Bufalo). Subentrati ai crociferi con atto di acquisto del 24 giugno 1657, l’ordine fondato da Camillo de Lellis abbandonò la chiesa quando ottennero il 6 gennaio 1839 da Gregorio XVI la vicina parrocchia di Santi Vincenzo e Anastasio. La chiesa fu officiata dai Crociferi dal 1550 circa (con certezza dal 1566) al 1657 anno della loro soppressione. Un Catalogo delle chiese parrocchiali di Roma pubblicato dall’Armellini attribuisce la chiesa di S. Maria in Trevio ai Frati Cistercensi. Dal 1870 la chiesa è proprietà del demanio.

Via dei Crociferi, 49, 00187 Roma, Italy
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