S. Maria in Trivio
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
Scarse sono le fonti precedenti al XV secolo e la stessa icona della Vergine, principale oggetto di venerazione, sembra opera del XIV secolo. Ciò non esclude un culto mariano precedente, ma non ci sono fonti a riguardo. La scelta, arbitaria, è di far coincidere l’inizio della devozione a questa sacra immagine miracolosa, principale oggetto di culto della chiesa in età moderna, nell’intervallo di tempo tra l’insediamento dell’Ordine dei Crociferi (dopo il 1550)e la demolizione e ricostruzione della chiesa (1573-1575). Con la deposizione nel 1862 del corpo di S. Gaspare del Bufalo nella omonima cappella il santuario ha cambiato il suo oggetto devozionale. Una lapide posta nella prima cappella di destra datata 25 marzo 1657 ricorda l’opera di ristrutturazione della chiesa operata dai Chierici Regolari Ministri degli Infermi di san Camillo De Lellis. In essa si afferma inoltre che venne concessa l’indulgenza di cento giorni per chi avesse visitato la chiesa la prima domenica dopo la festa dell’esaltazione della Croce. La giurisdizione della chiesa è del Vicariato di Roma. Sotto la cura dei Missionari del Preziosissimo Sangue la devozione alla Vergine cadde pressoché in disuso, mentre si sviluppò il pellegrinaggio al corpo di San Gaspare del Bufalo posto nella terza cappella a sinistra (si veda scheda Cappella di San Gaspare del Bufalo). Subentrati ai crociferi con atto di acquisto del 24 giugno 1657, l’ordine fondato da Camillo de Lellis abbandonò la chiesa quando ottennero il 6 gennaio 1839 da Gregorio XVI la vicina parrocchia di Santi Vincenzo e Anastasio. La chiesa fu officiata dai Crociferi dal 1550 circa (con certezza dal 1566) al 1657 anno della loro soppressione. Un Catalogo delle chiese parrocchiali di Roma pubblicato dall’Armellini attribuisce la chiesa di S. Maria in Trevio ai Frati Cistercensi. Dal 1870 la chiesa è proprietà del demanio.
Via dei Crociferi, 49, 00187 Roma, Italy