San Basilide

Non si possiedono dati strutturali certi, ma sembra accettabile l’ipotesi dello Stevenson che identifica la catacomba rinvenuta nel 1720 dal Boldetti con il luogo di sepoltura di Basilide, nei pressi del quale sembra verosimile che fosse sorta una basilica. Tale ipotesi sembra supportata sia da ritrovamenti archeologici (che attestano al XII miglio dell’Aurelia – Km. 18/19 – un’area utilizzata per sepolture a partire dal IV sec), sia dalle fonti scritte le quali ricordano il santuario fino all’XI sec.Descrizione: Anche l’oggetto del culto corpo del martire è ipotizzato sulla base della descrizione del cimitero ipogeo cristiano fornita dal Boldetti. Entrata in uso: tra l’anno 431 e l’anno 450 Reliquia: Ossa Luogo: Grotta
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

San Basilide è celebrato nel Martirologio Geronimiano (431-450). La data della sua redazione è assunta come terminus ante quem per la più antica attestazione di vita del santuario. La Bolla di Benedetto IX del 1037, indirizzata al vescovo di Silva Candida, che menziona una casa posita eadem via Aurelia milliario ab Urbe plus minus duodecimo, territorio Sancti Basilidis può essere considerata come il terminus post quem per l’abbandono del santuario. Quale leggenda di fondazione è stata considerata la Passio che risponde all’esigenza di conoscere con dovizia di particolari le figure dei santi venerati. Spesso compilate molto tempo dopo gli avvenimenti narrati (con topoi letterari e aggiunte dovute alla pietas), le Passiones non hanno valore storico ma attestano un culto già radicato e riportano con buona fedeltà il relativo luogo di venerazione dei santi all’epoca della loro compilazione. In particolare, le tre Passiones di san Basilide sono tarde e prive di fondamento storico e non forniscono alcuna indicazione attendibile: né topografica sul santuario, né agiografica sul santo. Nell’altomedioevo Basilide era venerato anche sulla via Labicana, in una basilica che fu restaurata da Leone III (795-816). Le aree funerarie riferibili all’età paleocristiana documentate dai rinvenimenti archeologici, e il santuario martiriale ricordato dalle fonti sembrano giustificare l’esistenza di una sede vescovile nella Lorium, sede che in seguito (VI sec.) fu assorbita dalla neo-fondata diocesi di Silva Candida nei pressi del santuario delle Sante Rufina e Seconda sulla via Cornelia, che fu polo attrattivo per la giurisdizione vescovile.

00166 La Bottaccia RM, Italy
  • contatto telefonico:
  • ubicazione:Link Google maps