San Crispolto

Edificio romanico: chiesa e convento. Il tempio a croce latina è stato oggetto di vari interventi. Della primitiva fabbrica romanica rimane il bel campanile a cuspide. La facciata attuale neoclassica è opera dell’architetto romano Antonio Stefanucci, allievo del Vanvitelli, che diresse la generale ristrutturazione dell’edificio negli anni 1795- 1797.Descrizione: Si tratta delle spoglie del Santo, esposte in una teca di vetro, traslate nel 1267 dalla Cripta della Badia di San Crispolto del Piano, ove si trovavano dal tempo del suo martiro avvenuto, secondo la leggenda, nel I secolo. Inoltre si venera il busto settecentesco del santo fuso in argento. Entrata in uso: nell’anno 1267 Immagine: Statua Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Ubicazione originaria del Santuario: Intorno al sarcofago del Santo Note sulla raccolta: Attualmente la raccolta è andata dispersa.
Quello che sappiamo a proposito dei miracoli e della vita del Santo è tratto dalla Passio Sancti Crispoliti (biblioteca agiografica greca 1800) scritta tra i secoli VII- IX e riporta antiche tradizioni in forma di leggenda. (Tratto dal Ciclostilato di A. ROMOLI, San Crispolto Vescovo e Martire Patrono di Bettona.)
Questa chiesa dedicata al patrono di Bettona fu consacrata nel 1225 dal vescovo di Assisi Guido. Apparteneva ai monaci di San Benedetto, che la cedettero ai frati minori conventuali, quando questi furono nominati custodi delle reliquie di San Crispolto. Annesso alla chiesa era un ospizio, ceduto anch’esso, nel 1256 dai benedettini ai francescani che vi stettero fino al 1860.( Francesco Santucci, Assisi-Bastia-Bettona,in Monografie Comunali n.4., Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Perugia (tip.Guerra)1975,) Il culto di San Crispolto era molto sentito in questa zona (la leggenda narra che egli fu il primo vescovo di Bettona, giunto dall’Asia per espresso volere di San Pietro ad evangelizzare queste terre). La chiesa venne eretta per accogliere le sue spoglie che vi furono trasportate nel 1267 dalla cripta della Badia di San Crispolto al Piano, sorta sul luogo del martirio. Non si conoscono le ragioni di questo trasferimento. I resti vi rimasero fino al 1352, anno in cui, dopo una guerra con Perugia, Bettona sconfitta dovette cederle alla città vincitrice. Vennero conservate nella Cattedale di Perugia per diciannove anni. Questo fu un grosso colpo per i bettonesi in quanto San Crispolto era considerato simbolo dell’autonomia cittadina ed emblema della municipalità. Per questo non si rassegnarono a tale perdita e nel 1371 la chiesa di San Crispolto riebbe le sacre spoglie ove sono rimaste, sempre molto venerate, sino ad oggi. (Cfr. Giovanna Casagrande, L’abbazia di San Crispolto del Piano di Bettona in Atti dell’Accademia Properziana del Subasio 1981, p. 80). Leggenda di San Crispolto ridipinta dal pittore Stefano Notari nel 1797 in trentasei quadretti, ora sistemati ai lati della cappella dove sono custodite le reliquie del Santo. Tali immagini sono un rifacimento delle più antiche pitture presenti, prima della ristrutturazione, sulle pareti interne della chiesa. Nel 1352 dopo una guerra con Perugia , Bettona sconfitta dovette cedere le reliquie del Santo alla città vincitrice. Nel 1371 la Chiesa di San Crispolto riebbe le Sacre spoglie, ove sono rimaste sino ad oggi. Indulgenza plenaria nel 1379. Fu tempio comunale di Bettona. Dal 1225 al 1256 la cura spirituale è stata dei monaci Benedettini, dal 1256 al 1880 è stata dei frati Minori Conventuali, dal 1880 ad oggi del clero secolare.

06084 Bettona PG, Italy
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