San Daniele di Monte

Edificio con forse annesso un ospizio per i pellegrini. Intorno al 1391 fu restaurata; il 3 settembre 1681 un incendio distrusse quasi completamente la chiesa, risparmiandone solo i muri perimetrali; fu ricostruita nel 1689 con i vari addobbi e la spesa totale fu di 400 lire; il 14 luglio 1806 una saetta distrusse la chiesa.Descrizione: Nel 1682 scrive Daniel Paron lavoratore del conte di Barcis: «Si ritrovava edificata una chiesiola sotto il nome e titolo di S. Daniele lontano dalla villa, et cura di Barcis, miglia tre, in luogo montuoso e di difficile salita alla quale nel giorno della sua festa vi concorreva numeroso il popolo anco da luoghi circonvicini…». La chiesa fu costruita probabilmente intorno al 1240 ed è la più antica della zona insieme alla matrice San Giorgio de Cellis. Entrata in uso: tra l’anno 1240 e l’anno 1240 Epifania: San Daniele profeta.
Raccolta di ex voto: No

La chiesa fu costruita intorno al 1240 e consacrata verso il 1319. Il 14 luglio 1806 una saetta distrusse la chiesa. L’oratorio di San Daniele di Monte fu costruito intorno al 1240 e consacrato dal vescovo di Concordia Artico di Castello nel 1319. Vi doveva essere annesso un ospizio per i pellegrini, forse eretto dagli abati di Sesto. Il vescovo Artico nel 1327 unì le chiese di Barcis e il monastero di San Daniele di Monte alla Sacrestia della Cattedrale di Concordia. Nel 1391 il patriarca di Aquileia Giovanni concesse 40 giorni di indulgenza a quanti avessero visitato la chiesa o contribuito alle sue necessità. Fino al 1651 non si hanno più notizie della chiesa, quando in un documento veniva ricordato l’obbligo del primo parroco di Andreis di assistere ed intervenire alle processioni che si snodavano a San Daniel di Barcis. L’incendio del 1645 che colpì il paese di Barcis distrusse tutti i documenti sul santuario; un secondo incendio del 1681 rovinò la chiesa; venne riparata ed ampliata con il contributo del Comune. Il 14 luglio 1806 una saetta incendiò la chiesa e da allora non fu più ricostruita. 1391, 1 marzo: il patriarca Giovanni il concesse alla chiesa di San Daniele le stesse indulgenze riservate alla cattedrale di Santo Stefano di Concordia. Altre tre simili concessioni vennero fatte da fra Andrea vescovo di Scopia, da Enrico de Vildestein conte e vescovo di Trieste e dal vescovo di Concordia Agostino Moravo nello stesso anno 1391.

Via Celis, 1, 33080 Barcis PN, Italy
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