Raccolta di ex voto: No
La cappella venne riadattata, sul finire del Settecento, quando pervennero nella chiesa le reliquie di san Dolcido martire, provenienti dalle catacombe romane, per dono della famiglia dei conti Serale di Monticello, che le possedeva e che le conservava nella cappella privata del proprio palazzo di Centallo. I Conti donarono alla confraternita del Suffragio di Caraglio, che aveva sede nella chiesa di San Giovanni, le reliquie che vi vennero trasferite il 15 gennaio 1795 con grande concorso di popolo e festa per il paese. Secondo quanto si conosce della storia di questo piccolo santuario, le reliquie di san Dolcido vennero prelevate dalle catacombe romane, ma nulla si sa di questo personaggio; l’immagine è quella di un soldato che tiene in mano un’ampolla, ma probabilmente si tratta di un’immagine di fantasia. Donate alla famiglia dei conti Serale di Centallo, vennero poi affidate in parte alla chiesa di San Giovanni di Caraglio. Nei verbali della Compagnia del Suffragio della stessa chiesa di Caraglio si legge in data 1794: Il Conte Giovanni Serale di Monticello risolve di rimettere alla Confraternita e al Suffragio l’intero corpo di S. Dulcito martire con ampolla del suo sangue, a patto che lo si esponga alla pubblica venerazione e non si rimuova da S. Giovanni. Se la chiesa rimanesse inservibile, egli si riprenderà la reliquia disposto a restituirla cessata la circostanza. Il santuario era retto dalla parrocchia di San Giovanni e dalla confraternita del Suffragio che aveva sede nella cappella dove si trovava l’urna di san Dolcido; prima di quella data, le reliquie erano conservate nella cappella privata dei Conti Serale di Centallo. Il santuario è sempre stato di pertinenza parrocchiale e anche la cura spirituale è sempre spettata al parroco di San Giovanni di Caraglio.
12023 Caraglio CN, Italy