San Festo

Il santuario doveva trovarsi all’interno della catacomba, dove si collocavano anche altri culti martiriali (vedi Longino, Blasto, Giovanni…); considerati i pochi dati a disposizione circa questo monumento, non è possibile formulare ipotesi sulla struttura architettonica del santuario sorto intorno alla tomba del martire.Descrizione: L’oggetto del culto era la tomba del martire, non identificata, che si trovava all’interno del cimitero ad clivum cucumeris o ad septem palumbas o ad caput Sancti Iohannis (su questo monumento, sostanzialmente inesplorato, Carletti, Esplorazioni, pp. 91-105. Nella Notitia Eccles., si specifica che la tomba era sub terra. Entrata in uso: tra l’anno 400 e l’anno 450 Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: No

I due termini cronologici si riferiscono, rispettivamente, alla più antica attestazione di un culto per Festo all’interno del cimitero ad septem palumbas (altra denominazione per la catacomba ad clivum cucumeris), contenuta nel Martirologio Geronimiano, e alla traslazione del corpo del martire nella chiesa di Santa Prassede all’epoca di Pasquale I (Liber Pont., II, p. 64). Manca qualsiasi elemento che possa fare luce sulla personalità di questo martire. Nessun elemento al riguardo. La giurisdizione parrocchiale non è documentata esplicitamente; essa è però ipotizzabile, trattandosi di un santuario ubicato all’interno di un cimitero comunitario che doveva dunque dipendere da uno dei tituli urbani.

Via Salaria, Roma, Italy
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