San Gabriele dell`Addolorata

La chiesa, di piccole dimensioni, stata edificata nel 1929, ma ha subito successivi interventi di restauro, lultimo nel 2002. Il prospetto principale un corpo unico, simmetrico, con finitura di intonaco bianco, contenuto da paraste laterizie poste agli angoli, a sorreggere le sime modanate del coronamento, che si ricongiungono con i capitelli delle paraste. Lattacco al cielo segue il profilo di un tetto a due acque. Lattacco al suolo caratterizzato da un basamento in mattoni a corsi regolari, sporgente rispetto al filo della facciata , interrotto dai gradini dellingresso. In posizione centrale figura il portale principale, che risulta iscritto in unapertura centinata con cornice di riquadratura modanata in mattoni; esso sormontato da un oculo con cornice modanata. I prospetti laterali si mostrano intonacati e alleggeriti dalla presenza di bucature circolari. Lo spazio interno un volume parallelepipedo distinto in due ambienti: laula e il presbiterio. Laula mostra una controsoffittatura piana in tavole lignee. Il presbiterio costituito dallo spazio absidale che scava la parete di fondo dal perimetro semicircolare. Una balaustra marmorea alzata di un gradino ne permette laccesso. Le pareti dellaula, intonacate, sono scandite dalla presenza di paraste in mattoni a vista. Lambiente illuminato da tre finestroni circolari, posti ai lati e in controfacciata. Laltare, di recente fattura, posizionato su una sorta di pedana in muratura.Nel 1908 la chiesa fu nuovamente ingrandita, fu poi abbellita di cupola nel 1920 e sempre in questo anno fu inaugurata all’interno, la cappella del Santo. Nel 1929 la basilica fu arricchita dall’elegante facciata. Infine nel 1970, poich non conteneva pi l’immane flusso di devoti, iniziarono i lavori di costruzione del nuovo e modernissimo santuario, che stato ultimato per la gran parte. Esso, di ispirazione ecumenica, come lo definiscono i Passionisti, protende le braccia ai quattro punti cardinali; nella sezione ricorda la sagoma di una grande nave, simbolo della Chiesa in cammino. Lungo m. 90 e largo m. 30, costruito in cemento bianco e acciaio cor-ten, pu contenere 12.000 persone. Gli spazi dell’aula basilicale sono divisi in parti complementari: Presbiterio, maggiore (tre crociere) per domeniche e festivit, e minore (crociera nord) per giorni feriali; vasti matronei che si affacciano sulle crociere, non ostacolati colonne; quattro distinti ingressi tramite altrettante scale bi-senso, conducono alla Cripta del Santo (m. 30×30) che d’estate ne ospita l’urna. Agli angoli del transetto, troviamo la cappella della Riconciliazione, la cappella dell’Adorazione, ecc.Descrizione: La reliquia principale costituita dalle spoglie mortali del Santo, racchiuse dentro una statua metallica dipinta, con le sembianze originali e con l’abito nero dei Passionisti, in posizione supina, ed esposta in un’urna in vetro e metallo. Essa inizialmente fu collocata nella cappella appositamente costruita nel 1908, all’interno della vecchia basilica, ma poi fu trasferita nel nuovo santuario, all’interno della cripta dedicata al Santo. Ci sono inoltre le polveri del sepolcro, che sono grande oggetto di culto, perch al contrario del corpo che inavvicinabile, possono essere acquistate presso i Passionisti e portate a casa. Tale pratica legata all’originaria sepoltura di San Gabriele sotto il pavimento della vecchia basilica. Sulla botola di copertura inizial- mente fu posta una pietra bianca, su cui per i pellegrini praticarono col tempo diversi buchi per portarsene a casa un pezzetto o le polveri. Per questo venne rimossa, e si pu tuttora vederla nell’annesso museo, mentre la botola stata protetta da una cornice di marmo bianco, con sopra una lastra di vetro e circondata da quattro colonnine di ghisa collegate tra loro. Sia alla tomba, che a queste polveri, sono collegati diversi miracoli. Nel museo del convento ci sono diversi oggetti appartenuti a San Gabriele, che possono essere ammirati:la tavola con sedile da lui occupati nel refettorio, ed anche un pezzo di quel pavimento e la sua cella addobbata come allora. Entrata in uso: nell’anno 1894 Epifania: Spoglie mortali di San Gabriele Immagine: Statua, Altro Reliquia: Ossa, Tessuto, Oggetti specifici, Altra Luogo: Altro
Ubicazione originaria del Santuario: Sulle pareti della sagrestia e su quella della stanza dei doni nell’annesso convento. Note sulla raccolta: Ogni anno pervengono al santuario circa 200 ex voto, costituiti in prevalenza da quadri di tutte le dimensioni, offerte in denaro ed altri oggetti. Poichè sarebbe impossibile esporli tutti sulle pareti dell’annesso museo, i Passionisti li rimuovono ogni anno, per dar spazio ai nuovi. Tuttavia alcuni, per il loro pregio o per il valore storico e morale che rivestono, non sono mai stati spostati. Ci sono tre quadri che sono reputati i più antichi: il primo è quello del 1892 di Maria Mazzarelli la prima miracolata di San Gabriele; il secondo, pur dimostrandosi antico, è senza data e senza nome, il terzo ha un biglietto su cui è un’iscrizione a mano. Anche in questo quadro manca la data, ma dai processi apprendiamo che il miracolo avvenne nel 1893. Molti altri ancora riproducono scene di guerra, e sono di soldati scampati al pericolo. Si possono vedere inoltre arti e parti malate, riprodotti in cera o metallo, strumenti ortopedici, trofei sportivi. Curioso è un grosso cero del peso di vari quintali, voluto dagli emigranti nativi del teramano e andati in America, a lavorare nelle miniere dove avevano spesso corso pericolo di vita. Ci sono anche abiti da sposa, da Comunione, ciocche e trecce di capelli. Da notare che molti degli ex-voto non sono di ringraziamento, ma solo di speranza e preghiera. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari, Fotografie, Altro Conservazione attuale: Nel convento, nell’ala superiore addossata alla vecchia basilica, dalla parte di Ponente, è stato realizzato un locale conosciuto come Tesoro, dove sono conservati gli ex voto non esposti.
Oltre che oralmente, i miracoli operati dal Santo, sono tramandati attraverso vari testi e testimonia- ti dai numerosissimi ex voto.
1929&nbsp;&nbsp;(costruzione intero bene)<br><br>La chiesa fu costruita nel 1929.In occasione del Giubileo del 2000, il Papa Giovanni Paolo II ha designato, insieme ad altre chiese abruzzesi, il nuovo santuario quale luogo per l’indulgenza plenaria. Il vescovo di Penne-Atri (vecchia Diocesi poi smembrata), mons. Ricciardoni, che gi da tempo stava cercando di far entrare i Passionisti nella sua Diocesi, dopo varie vicissitudini, avendo scelto come luogo deputato il monastero occupato gi dai Conventuali e poi abbandonato e in rovina, diede inizio ai lavori di restauro, incontrando non pochi ostacoli. Contemporaneamente, provvide a stipulare l’atto legale di donazione della chiesa, del convento e del terreno, ai padri Passionisti. Nel gennaio 1847, a lavori ultimati, si ripet la richiesta del Regio Placet che fu concesso in data 7 aprile 1847. I Passionisti l’11 giugno dello stesso anno presero possesso del convento e vi rimasero fino al 1866 (nel frattempo era arrivato San Gabriele ed era morto nel 1862), quando la legge di soppressione degli ordini religiosi, impose loro di andarsene. Vi rientrarono per definitivamente nel 1894. Nel 1866 con la legge di soppressione degli Ordini Religiosi, i Passionisti andarono via e il convento rimase vuoto fino al 1894, quando rientrarono definitivamente.

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