San Giorgio in Velabro

I lavori di restauro eseguiti intorno al 1926, hanno messo in luce la presenza di una basilica precedente all’attuale (più piccola) della fine del V secolo, inizio del VI. Tra il 682 e il 683 Leone II costruisce ex novo la basilica.Sotto papa Zaccaria la chiesa è già divenuta diaconia. Gregorio IV (827-844) intraprese importanti lavori di rifacimento dell’abside e della sacrestia e costruisce il porticato. Nel XII secolo la chiesa venne arricchita del ciborio dell’altar maggiore che mette in comunicazione l’area presbiteriale e la confessione mediante la fenestella confessionis.Descrizione: Papa Zaccaria (741-752) portò dalla Cappadocia oltre alla testa del santo (morto nel 303), il suo gonfalone. Esso si conservava in un reliquiario oggi trasferito al Vaticano. Tale bandiera fu molto venerata dal popolo romano, e lo stesso Cola di Rienzo ne fece fare una copia da portare durante la marcia verso il Campidoglio. Il Cardinal Stefaneschi fece dono alla chiesa di una copia della reliquia per permettere che venisse usata nelle cerimonie pubbliche senza recar danni all’originale (oggi tale copia si conserva al Campidoglio donata nel 1966 da Paolo VI al comune di Roma in ricordo della rivolta di Cola). Reliquia: Ossa
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La prima data si riferisce all’inizio del pontificato di Zaccaria, il quale portò la testa di Giorgio e lo stendardo nella Basilica. Nei secoli centrali del Medioevo la devozione a questo luogo fu molto sentita. L’ultimo periodo di grande fioritura del santuario coincise con l’elezione del cardinale titolare Jacopo Stefaneschi da parte di Bonifacio VIII. Con il trasferimento dei papi ad Avignone e lo spostamento del centro della città verso Campo Marzio, la chiesa diviene povera e poco frequentata (ad eccezione della Domenica rimane sempre chiusa), e decade così la sua funzione santuariale. Divenuto titolare della basilica il Cardinal Jacopo Stefaneschi per accrescere la devozione verso il martire Giorgio e il santuario del Velabro scrisse una Vita del santo cavaliere. Il codice di San Giorgio, una opere delle più belle miniature del ‘300, contiene la storia della fondazione della chiesa da parte di Papa Zaccaria e una miniatura ritrae il pontefice che reca in mano la reliquia della testa del santo. Oggi il codice si trova nella Biblioteca Vaticana. La giurisdizione è del vescovo di Roma, il Papa.

San Giorgio in Velabro, Via del Velabro, 19, 00186 Roma, Italy
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