San Gorgonio

La tipologia architettonica del santuario non è nota. L’unico dato disponibile riguarda la sepoltura di Gorgonio, che doveva trovarsi in interiore antro, dunque in un ambiente sotterraneo. Jean Guyon (p. 410) ipotizza che essa potesse trovarsi in un cubicolo illuminato da un lucernario.Descrizione: L’oggetto del culto era la tomba del martire, che non e’ stata localizzata. Essa doveva trovarsi, comunque, nel cimitero ipogeo di Pietro e Marcellino, stando alle indicazioni fornite dall’epigramma damasiano (vedi infra), che parla di tumulus magno sub vertice montis. Inoltre, la Notitia Ecclesiarum pone la tomba del martire in interiore antro. Sul problema della localizzazione del sepolcro tomba si veda piu` approfonditamente Guyon, pp. 409-410. Entrata in uso: tra l’anno – e l’anno 354 Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: No Note sulla raccolta: Potrebbero essere considerati come ex voto, in un senso piu` lato, l’iscrizione damasiana posta presso la tomba del martire (Ferrua, pp. 165-166) e l’altare al quale in essa si fa riferimento. Conservazione attuale: L’iscrizione di Damaso risulta perduta; essa era conservata fino al 1676 nella chiesa di San Martino ai Monti (Ferrua, p. 202) Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: A. Ferrua, Epigrammata Damasiana, Citta` del Vaticano 1942.

La sepoltura del martire in Lavicana viene ricordata nella Depositio martyrum contenuta nel Cronografo del 354; secondo quanto si afferma nella iscrizione di San Silvestro in Capite (vedi infra), le reliquie di Gorgonio sarebbero state traslate da papa Paolo I (757-767) in quella stessa chiesa. Il martire Gorgonio e’ raffigurato insieme a Pietro, Marcellino e Tiburzio, in una pittura sulla volta di un cubicolo della catacomba. Papa Gregorio IV (827-844) avrebbe trasferito il corpo di Gorgonio (insieme a quello di Sebastiano e Tiburzio) nell’oratorio dedicato a Gregorio Magno nella Basilica Vaticana (Liber Pontificalis II, p. 74). Tale notizia sembra contrastare con quella contenuta nell’iscrizione di San Silvestro in Capite, secondo la quale il corpo di Gorgonio si trovava in quella chiesa già dal tempo di Paolo I(757-767). La giurisdizione di tipo parrocchiale e’ ipotizzabile sulla base del fatto che la gestione del cimitero di Marcellino e Pietro, nel quale il santuario di Gorgonio era situato, doveva dipendere da uno dei tituli urbani di Roma.

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