Raccolta di ex voto: No Note sulla raccolta: Potrebbero essere considerati come ex voto, in un senso piu` lato, l’iscrizione damasiana posta presso la tomba del martire (Ferrua, pp. 165-166) e l’altare al quale in essa si fa riferimento. Conservazione attuale: L’iscrizione di Damaso risulta perduta; essa era conservata fino al 1676 nella chiesa di San Martino ai Monti (Ferrua, p. 202) Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: A. Ferrua, Epigrammata Damasiana, Citta` del Vaticano 1942.
La sepoltura del martire in Lavicana viene ricordata nella Depositio martyrum contenuta nel Cronografo del 354; secondo quanto si afferma nella iscrizione di San Silvestro in Capite (vedi infra), le reliquie di Gorgonio sarebbero state traslate da papa Paolo I (757-767) in quella stessa chiesa. Il martire Gorgonio e’ raffigurato insieme a Pietro, Marcellino e Tiburzio, in una pittura sulla volta di un cubicolo della catacomba. Papa Gregorio IV (827-844) avrebbe trasferito il corpo di Gorgonio (insieme a quello di Sebastiano e Tiburzio) nell’oratorio dedicato a Gregorio Magno nella Basilica Vaticana (Liber Pontificalis II, p. 74). Tale notizia sembra contrastare con quella contenuta nell’iscrizione di San Silvestro in Capite, secondo la quale il corpo di Gorgonio si trovava in quella chiesa già dal tempo di Paolo I(757-767). La giurisdizione di tipo parrocchiale e’ ipotizzabile sulla base del fatto che la gestione del cimitero di Marcellino e Pietro, nel quale il santuario di Gorgonio era situato, doveva dipendere da uno dei tituli urbani di Roma.
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