San Gottardo (alla Natività)

Non si dispone di informazioni sulla primitiva cappella ma già nel 1674 erano iniziati i lavori di ricostruzione della attuale chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, durante i quali la cappella dedicata a San Gottardo dovette assumere il suo assetto attuale. Nel XIX secolo venne costruito l’attuale altare, che nel 1860 risulta essere già terminato. Nel 1960 i lavori di restauro della chiesa interessarono anche la cappella di San Gottardo. La cappella, posta ad un livello di poco più elevato rispetto alla navata principale, è di forma ottagona. L’altare presenta due coppie di colonne, con capitello corinzio, che sostengono un timpano semicircolare con decorazione a cassettonato e una testina in chiave d’arco; una nicchia centinata, sottolineata da cornici a rilievo, ospita la statua del Santo. Il paliotto marmoreo è decorato da fregi a motivi geometrici.Descrizione: La statua del santo (120 X 40 X 35) ritenuta del XVI secolo, risalirebbe all’800 secondo quanto emerso nel corso di una recente campagna di catalogazione dei beni storico-artistici della diocesi. San Gottardo è raffigurato in piedi in abiti vescovili, con le insegne episcopali, pastorale e mitra, e con un libro nella mano sinistra. Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto erano collocati nella cappella di San Gottardo Note sulla raccolta: Non ci sono elementi per definire gli estremi cronologici della raccolta, andata dispersa, di cui rimangono solo tre esemplari. Si può ipotizzare che fosse principalmente costituita da manufatti in lamina di metallo cuoriforme, sbalzata, secondo una tipologia particolarmente diffusa nella zona, come confermerebbero anche i tre unici esemplari pervenuti, attualmente collocati presso l’altare. Si serba memoria di un ex voto dei reduci della prima guerra mondiale costituito da un lampadario in cristallo ed allo stesso modo si ricorda che “un tempo le pareti della cappella erano tappezzate di busti ortopedici e di stampelle” Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Presso l’altare.
Sei miracoli sono riportati in San Gottardo, abate, vescovo…
La leggenda popolare vuole che la statua raffigurante il vescovo di Hildesheiml, nato a Passau nel 960, sia giunto dalla Baviera alle paludi che si allargavano nella zona galleggiando su una piccola barca. E’ tuttavia più corretto ritenere che il culto del santo sia stato introdotto da soldati germanici che attraversarono il territorio di Bagnolo nel XVI secolo. Il racconto tradizionale spiegherebbe comunque in parte l’antichissima consuetudine della gente del posto di invocare il santo contro il reumatismo e l’artrite, affezioni legati al clima umido del luogo. La tradizione vuole che sia stata concessa indulgenza, imprecisata, per il giorno della festa del santo, il 5 maggio.

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