Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto erano collocati nella cappella di San Gottardo Note sulla raccolta: Non ci sono elementi per definire gli estremi cronologici della raccolta, andata dispersa, di cui rimangono solo tre esemplari. Si può ipotizzare che fosse principalmente costituita da manufatti in lamina di metallo cuoriforme, sbalzata, secondo una tipologia particolarmente diffusa nella zona, come confermerebbero anche i tre unici esemplari pervenuti, attualmente collocati presso l’altare. Si serba memoria di un ex voto dei reduci della prima guerra mondiale costituito da un lampadario in cristallo ed allo stesso modo si ricorda che “un tempo le pareti della cappella erano tappezzate di busti ortopedici e di stampelle” Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Presso l’altare.
Sei miracoli sono riportati in San Gottardo, abate, vescovo…
La leggenda popolare vuole che la statua raffigurante il vescovo di Hildesheiml, nato a Passau nel 960, sia giunto dalla Baviera alle paludi che si allargavano nella zona galleggiando su una piccola barca. E’ tuttavia più corretto ritenere che il culto del santo sia stato introdotto da soldati germanici che attraversarono il territorio di Bagnolo nel XVI secolo. Il racconto tradizionale spiegherebbe comunque in parte l’antichissima consuetudine della gente del posto di invocare il santo contro il reumatismo e l’artrite, affezioni legati al clima umido del luogo. La tradizione vuole che sia stata concessa indulgenza, imprecisata, per il giorno della festa del santo, il 5 maggio.
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