Ubicazione originaria del Santuario: Secondo quello che ci tramanda don Antonio Ribacchi, nei prima anni del Novecento in fondo alla Chiesa, in un angolo presso la porta c’era sempre un cumulo di bastoni, di grucce, di fasce, di apparecchi ortopedici, spesso rimossi o bruciati, perché ingombranti, ma ben presto accumulati di nuovo, lasciati dai nuovi graziati. Erano i sostegni necessari agli infermi per arrivare alla chiesa. Ottenuta la Grazia risultavano inutili per il ritorno, e venivano lasciati, come ex-voto. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari Conservazione attuale: Attualmente il parroco, poichè la chiesa è inagibile, ha provveduto a trasferire i pochi oggeti rimasti, in un luogo sicuro.
San Leonardo di Pozzuolo è venerato come protettore delle ossa e degli arti; cioè dei paralitici e dei gottosi, dei bambini rachitinosi e degli artritici in generale.
Non si conosce la data di edificazione della chiesa di San Leonardo, la più antica attestazione della sua presenza è un atto di vendita di un terreno confinate con i beni della ecclesie Puzoli che reca la data dell’11 dicembre 1464. In un rogito del 1 ottobre 1493 si apprende che la chiesa con i terreni attigui era allora posseduta dall’ordine Gerosolimitano di Malta e precisamente da un tal Bernardino commendatario dell’ordine dei Cavalieri di Malta, il quale amministrava i beni per mezzo di un suo incaricato, don Frasante di Antonio, il quale a sua volta li aveva affittati al guladese Angelo di Bernardo che pagava una quota annuale di otto fiorini marchigiani. L’ordine dei cavalieri di Malta seguitò ad esercitare il patronato sulla chiesa di san Leonardo e a possedere i suoi beni per tutto il Cinquecento, il Seicento ed anche il Settecento, come risulta dagli atti della visita diocesana, eseguita il 2 luglio 1772, e continuò a dare in commenda i terreni a un cavaliere dell’ordine il quale a sua volta, come si è visto, li dava in affitto agli abitanti dei villaggi circostanti. Accanto alla chiesa venne edificato un ospedale ricordato per la prima volta in un atto notarile del 1461, questo ospizio venne costruito quasi certamente per volontà dell’ordine Gerosolimitano, per ospitare i numerosi pellegrini che giungevano alla chiesa di san Leonardo, ritenuta un luogo miracoloso per un genere di ammalati chiamati attratti (con questo termine si indicavano coloro che per artrite, paralisi, poliomielite ed altre cause avevano le membra, rattrappite storpiate e dolenti). Essendo la chiesa isolata e i pellegrini, a causa della loro infermità non erano in grado di ripartire subito per tornare alle loro dimore, questo ospedale si rese necessario affinché gli infermi potessero pernottare e riposarsi e magari attendere pregando che si compisse l’agognata guarigione. Secondo quanto scrive don Antonio Ribocchi, all’inizio del Novecento di questo ospizio non esisteva più traccia e al suo posto si trovava una casa colonica, ma gli ammalati continuavano ad accorrere lo stesso numerosi e le loro offerte costituivano l’unica rendita della chiesa poiché verso la metà dell’Ottocento l’ordine Gerosolimitano aveva venduto a dei privati cittadini tutti i beni appartenenti al santuario. Nel 1904 l’edificio venne ampliato e ristrutturato, con l’aggiunta di una sacrestia (notizie in parete ricavate da: R. Guerrieri, Storia civile ed ecclesiastica del Comune di Gualdo Tadino, Scuola Tipografica Oderisi, Gubbio 1933, pp. 571-574 in parte prese da: don Antonio Ribacchi Ai pellegrini infermi e divoti di S.Leonardo. San Leonardo di Limoges e il suo piccolo santuario presso Gualdo Tadino, Gualdo Tadino 1928). Attualmente la chiesa a causa dei danni del terremoto del 1997 è chiusa al culto.
06023 Gualdo Tadino, Province of Perugia, Italy