San Lorenzo in Lucina

Tra il 1606 e il 1650 la chiesa subisce significativi rifacimenti: nel 1606 il cardinale titolare Alessandro Peretti fa rimuovere l’altare maggiore dall’abside e fa portare i pavimenti della chiesa e quello del nartece allo stesso livello. Inoltre l’edificio si accresce di un convento e di un giardino, atti a ospitare i Chierici Regolari cui viene data in custodia la chiesa in quegli anni. Nel 1616-47 vengono costruite quattro cappelle sul lato sinistro e la prima di destra. Nel 1650 vengono rialzate le mura della navata centrale e decorate in stucco dorato (con santi le cui reliquie erano nell’altar maggiore); vengono costruite le cappelle mancanti sulla destra e approntato il nuovo soffitto. Nel 1748 vennero date nuove facciate a tutti gli edifici che componevano il complesso cultuale, compresa la facciata sulla piazza che oggi è denominata del Parlamento. Venne infine portato alla luce l’obelisco dell’ orologio solare di campo Marzio, l’horologium augusti. Nel 1858 Vengono rimosse dalla navata e dalla facciata le decorazioni del XVII secolo, vengono aggiunte due cappelle e viene dato un nuovo soffitto alla navata centrale.Descrizione: Tra il 1112 e il 1196, in occasione della dedicazione dell’altar maggiore e della riconsacrazione della chiesa, vengono deposte in una confessio posta nell’altare alcune reliquie: la graticola di S. Lorenzo e le reliquie di Ponziano, Gordiano e di altri martiri. La reliquia cui venne tributato maggior culto è certamente la graticola di San Lorenzo, ma bisogna tener presente che il grande afflusso di pellegrini e il culto tributato al luogo nell’alto medioevo, sono precedenti all’ingresso della reliquia e si attestano sulla semplice venerazione al martire. Oggi la graticola di San Lorenzo si venera nella Cappella di san Lorenzo, la prima entrando a destra. Mentre le reliquie dei martiri sono esposte dentro reliquiari posti sull’altare maggiore. Entrata in uso: tra l’anno 1112 e l’anno 1196 Reliquia: Ossa, Oggetti specifici Descrizione: Nella prima metà del ‘600 viene scoperta a livello dell’antico pavimento (più basso di quello dell’epoca, vedi scheda 20) un’immagine della Madonna su un pilastro accanto ad un pozzo; da quel momento un vero e proprio culto venne tributato all’immagine (in seguito detta della Sanità) per devozione della quale si beveva l’acqua del pozzo che prodigiosamente operava miracoli (Bertoldi, 1994, in Le chiese di Roma, pp. 40-41). In seguito al ritrovamento, l’altar maggiore prima dedicato a San Lorenzo, venne dedicato alla Madonna (19 giugno 1598). L’immagine della Madonna è attualmente conservata sotto l’immagine in mosaico sopra l’altar maggiore, mentre il pozzo si trova nel sotterraneo. Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Nella chiesa e in sacrestia Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria

La prima attestazione del titolo in Lucinis si trova nel Liber Pontificalis che parla dell’elezione in Lucinis di Papa Damaso avvenuta nel 366. Della basilica abbiamo invece notizia, sempre dal Liber Pontificalis (nella vita di Sisto III, 432-440), secondo il quale il pontefice eresse, con la concessione dell’imperatore Valentiniano, una basilica dedicata a San Lorenzo. Si suppone che il santuario sia stato abbandonato a seguito dei danni provocati da una delle inondazione del Tevere, cui fecero seguito le devastazioni di Roberto il Guiscardo (vedi scheda 20), almeno così farebbe intendere la riconsacrazione della chiesa avvenuta nel 1196. Il Krautheimer dà notizia di tutte le iscrizioni conservate nella chiesa (si veda Krautheimer, Corpus Basilicarum, vol. II, pp. 161-186. La giurisdizione è del vescovo di Roma il Papa. I canonici Regolari Minori favorirono il culto nella chiesa della Madonna della Sanità all’interno del santuario, che forse oscurò parzialmente il culto del martire Lorenzo.

Piazza di S. Lorenzo in Lucina, 16 A, 00186 Roma, Italy
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