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San Michele Arcangelo

Descrizione: Crocifisso ligneo Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Ubicazione originaria del Santuario: all’interno del Santuario Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni

L’Acquacotta parla di una tradizione secondo la quale un monaco, per sfuggire alla persecuzione della famiglia dei conti Ottoni di Matelica, verso la fine del XII secolo, andò a rifugiarsi presso il castello di Raschia (oggi Ràstia) ove avrebbe edificato una chiesetta dedicandola a Sant’Angelo, oggi San Michele Arcangelo.Ignota è l’epoca in cui i fedeli cominciarono a considerare il luogo di culto vero e proprio Santuario per la presenza di un crocifisso miracoloso. Un’antica leggenda tramanda che un religioso di San Severino, mentre trasportava un crocifisso in una località ignota, sopraggiunta la notte si fermò in Ràstia. Quando il mattino seguente provò a riprendere il crocifisso per riprendere il cammino, non riuscì in alcun modo a sollevarlo e fu costretto a lasciarlo in quel luogo. Nell’organizzazione dei festeggiamenti triennali così come nella diffusione del culto del Santissimo Crocifisso, ha un ruolo molto importante la confraternita omonima, con sede a Matelica composta da oltre settanta membri.

62024 Matelica, Province of Macerata, Italy
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