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San Pollione

Il primo santuario va ricercato, come si è detto, nel cimitero sotterraneo, nell’ambito di una galleria che venne sbarrata con un nel quale si lasciò aperta una fenestella. La definizione di complesso cultuale per la quale si è optato si riferisce all’esistenza, nello stesso complesso cimiteriale, di altri poli cultuali, situati sia negli ambienti ipogei che nel sopratterra; lo stesso Pollione nel VII secolo era venerato, come si è detto, in un edificio del sopratterra, dove lo ricorda la Notitia Ecclesiarum (Valentini-Zucchetti, II, p. 92).Descrizione: La mancata menzione di Pollione nelle fonti agiografiche antiche relative ai martiri romani e l’esistenza, d’altra parte, nel Martirologio Geronimiano, di un Pollione martire pannonico, hanno indotto ad ipotizzare che il martire venerato nella catacomba di Ponziano sia il martire pannonico, le cui reliquie poterono, per motivi a noi ignoti, essere trasportate a Roma e deposte in questo complesso cimiteriale (cfr. Manna, p. 179). Se non è stato individuato il luogo esatto nel quale tali reliquie vennero deposte, parrebbe comunque che esso vada ricercato nella galleria sbarrata da un muro sul quale venne eseguita la pittura raffigurante Pollione; a favore di tale ipotesi starebbe anche l’esistenza di una fenestella creata nella stessa parete. Si è supposto che da questo originario luogo di deposizione le reliquie siano state traslate nel sopratterra -dove le addita l’autore della Notitia Ecclesiarum: cfr. Valentini-Zucchetti, II, p. 92)- per facilitarne la venerazione in un momento nel quale l’ambiente sotterraneo doveva essere soggetto a continui allagamenti (cfr. Fiocchi Nicolai, p. 327). Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: No Note sulla raccolta: Si potrebbe forse considerare un ex voto la pittura, raffigurante il martire, realizzata sul muro di sbarramento di una delle gallerie attigue al battistero. Conservazione attuale: Nell’ambiente del battistero.

Il più antico termine cronologico che attesta la venerazione di Pollione in questo complesso cimiteriale è una pittura, che lo raffigura fra Marcellino e Pietro, eseguita su un muro che, in un periodo imprecisabile, sbarrò una delle gallerie attigue al battistero; per questa pittura, che venne realizzata in sostituzione di un’altra più antica esistente sulla stessa parete in muratura, si è proposta una datazione al VI-VII secolo (cfr. Farioli 1963, pp. 17-18). La data del 767 si riferisce alla fine del pontificato di Paolo I, il quale, secondo il Liber Pontificalis (L. P. II, p. 64), avrebbe traslato le reliquie del martire Pollione nella chiesa di Santa Prassede. L’unica tradizione relativa all’esistenza di un culto di questo martire nel cimitero di Ponziano e’ quella visiva. Nessun dato disponibile. La giurisdizione parrocchiale non e` documentata ma solamente ipotizzabile, se si considera che da uno dei tituli urbani doveva dipendere la gestione del cimitero di Ponziano nel quale l’ipotetico santuario e` situato.

Catacombe di S. Callisto, 00179 Roma, Italy
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