San Rocco

La chiesa attuale realizzata in cemento armato, è scandita in tre navate ed è priva di qualsiasi emergenza artistica.Descrizione: La statua oggetto di venerazione raffigura San Rocco con una folta barba, che mostra una ferita alla gamba. Al suo fianco è ritratto un cane. Il Santo indossa un cappello, un ampio mantello nero e una tunica succinta. Nella mano destra porta un bastone. L’immagine realizzata in carta pesta è inserita in un baldacchino dorato. Forse la datazione può risalire alla prima metà del secolo XVIII. Nella Santa Visita del 1841 Monsignor Saggese attesta la presenza nella chiesa di una statua del santo in legno pittato in buono stato. Probabilmente non si tratta della stessa immagine. (Cfr. Di Bartolomeo A., Visite pastorali. 1708-1850, p.50) Entrata in uso: tra l’anno 1700 e l’anno 1799 Immagine: Statua Luogo: Grotta, Fonte
Ubicazione originaria del Santuario: Originariamente nel santaurio una stanza veniva adibita alla conservazione degli ex voto. Note sulla raccolta: La raccolta degli ex voto lascia chiaramente trapelare un rapporto assolutamente familiare con il santo, infatti i fedeli scrivono lettere che lasciano presso il santuario. Fino a qualche decennio addietro, quando si chiedevano intercessioni del santo per guarire i bambini affetti da gravi malattie, questi venivano denudati in sacrestia e lasciavano tutti i loro abiti, nel santaurio, come ex voto. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Oggetti vari, Altro Conservazione attuale: Nel santuario non sono più esposti gli ex voto che vengono custoditi in altro luogo dai responsabili del santuario.

Nella S. Visita del vescovo di Chieti nel 1708 per la prima volta si attesta la presenza della chiesa di San Rocco, che possiede una rendita di 63 tomoli di frumento ed è amministrato da un procuratore laico. (Cfr. Di Bartolomeo A., Visite pastorali; 1708-1850, p. 48). La chiesa era mantenuta dalla elemosina dei fedeli e fin dalla metà del XVIII secolo. Nel 1847 la chiesa rurale fu ampliata per volere della cittadinanza. (Cfr.Santa Visita, busta 522, f. 185r). Secondo la tradizione San Rocco, malato di peste, passando per Roccamontepiano, trovò ricovero in una grotta e qui un cane gli portava il pane di cui si nutriva. Si sentì l’esigenza di costruire un luogo di culto a lui dedicato.

66010 San Rocco CH, Italy
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