Il complesso monumentale della Basilica di Santa Cristina sorse fuori dell’area urbana, a circa 350 metri dal limite meridionale dell’antica Volsinii, nei pressi della necropoli paleocristiana e sul sepolcro della martire concittadina. Bench le testimonianze archeologiche e monumentali ci rimandino a un’epoca ben anteriore, bisogna giungere all’VIII secolo per trovare la prima menzione di un culto prestato a Santa Cristina nella citt di Bolsena.
Nel corso di diciassette secoli di storia l’edificio ha subto notevoli ampliamenti, ma anche sconvolgimenti, che solo in parte oggi permettono di comprendere la sua struttura primitiva.
Attualmente il complesso composto da tre nuclei ben definiti e distinti:
– la Basilica di Santa Cristina, un edificio a tre navate con pianta a croce latina, di et medievale;
– la Cappella Nuova del Miracolo, edificata a partire dal 1693;
– la Grotta di Santa Cristina e la Catacomba (IV-V secolo).
La facciata rinascimentale, articolata verticalmente in tre zone, della basilica medioevale si presenta nella parte centrale del complesso. Il primo ordine include tre portali coronati da lunette sottopassate, separati da una serie di lesene decorate con bassorilievi, concluse da capitelli che sorreggono la trabeazione con il fregio in cui si legge l’iscrizione con la dedica della Chiesa. Il prospetto presenta una ricca e decorazione scultorea che attinge sia ai repertori iconografici clti sia alla rappresentazione delle attivit popolari legate al lago.
Sul lato destro del prospetto troviamo il fronte dell’Oratorio quattrocentesco di San Leonardo, realizzato da Benedetto Buglioni; a sinistra, separato dal campanile (sec. XIII-XIV), il prospetto della Chiesa delle Sacre Pietre, eseguito alla fine del XVII secolo su disegno di Tommaso Mattei, e terminato da Virgilio Vespignani nel 1863.
L’interno della Basilica si presenta con un impianto romanico a tre navate, divise da colonne che reggono archi a sesto pieno e doppia ghiera.
Lungo la navata destra troviamo la Cappella del SS. Sacramento (gi di San Bernardino), edificata nella prima met del XV secolo, in stile tardogotico, per volere della comunit cittadina, in ricordo della predicazione del santo titolare a Bolsena. La parete frontale ospita attualmente il Tabernacolo in ceramica invetriata realizzato da Benedetto Buglioni tra il 1493 e il 1497. All’interno della Basilica sono presenti anche varie pitture di epoche differenti (XV- XVI sec).
La Cappella di Santa Lucia (gi del Crocifisso), coincidente con l’abside laterale destro, risale alla ristrutturazione dell’intera zona presbiteriale nella seconda met del XIII secolo, poi ampliata nel XV secolo, ed completamente affrescata.Nel secolo XI, Gregorio VII fa edificare la basilica e sino al XVI secolo il complesso viene ampliato e si compone di:1)antica chiesa a tre navate dedicata a San Giorgio
2)chiesa sotterranea dedicata a Santa Cristina
3)cappella sotterranea del Corpo di Cristo ove avvenne il miracolo dell’Eucarestia (a.1263)
4)oratorio dedicato a San Leonardo
5)chiesa di Santa Maria
6)oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano
7)sagrestia e casa dei Canonici
8)antico cimitero
Nel 1693 venne edificata la Cappella del Miracolo.Descrizione: Anche se la sepoltura di Santa Cristina non stata identificata e le fonti letterarie antiche mettono in dubbio l’esistenza di una Cristina di Bolsena forti indizi archeologici possono far ritenere che il primo oggetto di culto sia stato proprio il corpo della santa. Entrata in uso: tra l’anno 300 e l’anno 325 Immagine: Altro Reliquia: Ossa, Altra Luogo: Altro Descrizione: Le reliquie furono conservate in un’urna cineraria romana in marmo riutilizzata con epigrafe:(H)i(c) r(e)q(ui)es(cit) c(or)p(us) B(e)at(ae) X(ristinae) M(artyris), posta in sarcofago con coperchio a doppio spiovente (termine post quem moneta posta nell’urna databile alla met del X secolo). Si venera oggi anche la grande pietra basaltica che reca le impronte dei piedi ritenuti della santa e un suo anello. Entrata in uso: tra l’anno 950 e l’anno 1100 Reliquia: Ossa, Altra
Tipologia degli ex voto: Oggetti vari
1115 (stato originario intero bene)<br><br>Si ignora la data esatta di erezione dell’edificio di culto, di sicura origine medioevale (XI sec.). La prima notizia certa risale al 1115, quando la Chiesa di Santa Cristina venne donata dal conte Bernardo al vescovo di Orvieto Guglielmo.Gi dal IV secolo la tomba di Santa Cristina viene venerata: terminus ante quem un epitaffio del 373 dove la voce beata interpretabile come invocazione alla martire (CIL, XI, 2847 o ICI, I, 1).
Adone nel IX secolo tenta di conciliare la discrepanza tra la notizia nel Martirologio Geronimiano e nella Passio greca che vuole Cristina martire nella citt di Tiro in Fenicia e l’ormai accreditata considerazione della santa tra le martiri occidentali: inventa una citt di Tiro in Tuscia circa lacum Vulsinum (in P.L., CXXIII, col. 307); G.Battelli, Le pi belle leggende italiane, 1974; G. Zucconi, La fanciulla del lago, 1979.
Nel 1272, 11 Settembre Gregorio X. Nel 1304, 29 Aprile Benedetto XI.
Il primo vescovo certo della diocesi di Volsinii Secundus al quale papa Gelasio invia una lettera nel 494-495 anche se si hanno dei riferimenti gi dal 313.
Si presume un primo patronato laico dal momento che nel 1115 in un documento di Orvieto il conte Ranieri dona la ’ecclesia Sancte Xristine …. quae posita est in burgo Vulsiniis’ al vescovo Guglielmo di Orvieto (L. Fumi, Cod. Dipl. della citt di Orvieto, Firenze 1884, p. 10, doc. XIV).
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