Santa Lucia del Gonfalone

Della primitiva tipologia architettonica oggni non rimane nulla, poichè la chiesa è stata oggetto di numerosi restauri nel XVII, XVIII e soprattutto nel XIX secolo. La facciata fu realizzata dall’architetto Marco David nel corso dell’operazione di restauro integrale dell’edificio tra il 1761 e il 1765. L’interno della chiesa si presenta oggi praticamente quasi solo nella sua forma ottocentesca, risultato della ristrutturazione totale ad opera dell’architetto Francesco Azzurri, durante il pontificato di Pio IX, tra 1863 e 1867.Descrizione: Attualmente, nella seconda cappella a destra della chiesa, si conserva la statua di marmo rappresentante santa Lucia martire di Siracusa, scolpita da Scipione Tadolini in sostituzione della statua lignea realizzata da Lisandroni e Spinazzi nel XVIII secolo, ora conservata presso l’Oratorio del Gonfalone. Entrata in uso: tra l’anno 1800 e l’anno 1850 Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Nella cappella di Santa Lucia e, a causa del grande numero, lungo le pareti della chiesa. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari

La chiesa fu costruita a partire dal 1352 come nuova sede della confraternita del Gonfalone che lasciò la sede presso Santa Lucia vecchia detta anche iuxta flumen, a causa delle frequenti inondazioni provocate dallo straripamento del Tevere. Il culto per la vergine martire siracusana Lucia è antichissimo a Roma ed è attestato da sempre in questa chiesa. Nella seconda cappella di destra c’è ora una statua della martire, realizzata nel XIX secolo in sostituzione della statua lignea del XVIII secolo, ora conservata presso l’Oratorio del Gonfalone. Numerosissimi sono nelle pareti della cappella e della chiesa gli ex voto di ringraziamento per l’intercessione taumaturgica della martire siracusana. Nel corso della radicale ristrutturazione ad opera dell’architetto Francesco Azzurri, durante il pontificato di Pio IX, dal 9 gennaio 1863 al 15 agosto 1867 l’edificio rimase completamente chiuso al pubblico. La storia del santuario è strettamente legata a quella dell’arciconfraternita del Gonfalone, sulla quale esiste un’ampia bibliografia alla quale si rimanda. (cfr. Ruggeri, L’archiconfraternita del Gonfalone, Roma 1866; Barone-Piazzoni, Le più antiche carte dell’Archivio del Gonfalone, Città del Vaticano 1984; Pagano, L’Archivio dell’arciconfraternita del Gonfalone, Città del Vaticano 1990).

Rione VII Regola, Roma, Italy
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