Santa Maria dei Miracoli

La chiesa viene ampliata e abbellita.Descrizione: Madonna assisa sulle nubi con bambino in piedi sulle ginocchia della Verginecon angioletti a fianco. Entrata in uso: nell’anno 1484 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Accanto al dipinto della Vergine Note sulla raccolta: Si tratta di un residuo di una più ampia raccolta di ex voto, in larga misura andati persi. A tutt’oggi si può contare su quattro piccole tele dell’Ottocento e su nove lamine d’argento. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Nella sacrestia della chiesa Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Fappani – Anelli, Santa Maria dei Miracoli, 1980
Vi sono tavole dipinte del XIX secolo, lamine d’argento sbalzato incorniciate con cornici di legno del XVI e XVII secolo.
Il santuario fu bombardato nel 1943; fu ricostruito dai fedeli entro il 1960, ma da allora non svolge più funzioni santuariali. La leggenda, edita nel 1738, è inserita in un ragguaglio della fabbriceria del santuario. Bombardamento del 1944 che distrusse larga parte del santuario. Bolla papale di Innocenzo VIII del 17 luglio 1488, con cui si concedono quaranta giorni di indulgenza a chi visiterà la chiesa il 17 luglio di ogni anno, giorno della posa della prima pietra. Inoltre nel 1621 i pontefici concessero che la chiesa godesse delle indulgenze giubilari negli anni santi. Tale privilegio durò sino al 1774. La prima giurisdizione (1484-1486) appartenne a monsignor Giovanni Ducco, vescovo di Corone in Dalmazia e preposito dei Santi Nazzaro e Celso. I Teatini furono chiamati nel 1615, ma assunsero l’effettiva cura spirituale del santuario solo nel 1691. Essi rimasero sino alle soppressioni del periodo napoleonico. Successivamente il santuario fu affidato al clero secolare. Nel 1691 il clero sesolare fu sostituito dai Teatini. Il comune richiese alla Rebubblica di Venezia il patronato sulla erigenda chiesa e ottenne di poter creare una commissione di tre cittadini per amministrare le elemosine raccolte.

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