Santa Maria del Monte

Il santaurio di Santa Maria del Monte è inserito in un complesso cultuale che prevedeva la chiesa e un convento. Esso andò distrutto per ordine del governo nel 1819. La chiesa lunga circa 30 metri, larga 12,5 metri e alta 14, coperta con una volta a botte. Ciascun lato presentava due cappelle. Oggi la chiesa è ad aula unicaDescrizione: Si venera un gruppo ligneo policromo costituito da un’immagine della Madonna seduta in trono, col Bambino in grembo. Un velo bianco le copre il capo, tale parte non è proporzionato rispetto al resto del corpo. Un manto dorato avvolge la Vergine fino ai piedi. La veste è laminata in argento. Escluso il piedistallo la statua misura m. 1,30. Una specie di urna, modellata sull’esagono di base della statua, la regge. Al suo interno è collocato un pezzo di abete. Il Bambino è completamente nudo con l’indice benedicente. La statua risale al XV secolo. In un documento rilasciato da Leone X ai Caracciolo si parla della statua ab antiquo sculpta. Entrata in uso: tra l’anno 1400 e l’anno 1499 Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Oggetti vari

La costruzione di una chiesa dedicata a Santa Maria del Monte, secondo la tradizione risale all’XI secolo. Secondo alcuni documenti dell’archivio di Napoli e del Vaticano questa chiesa esisteva fin dal 1306 (Fangio G., Il santuario di Maria del Monte, pp. 18-21). Nel 1309 la presenza della chiesa di Santa Maria del Monte è attestata dalle Rationes Decimarum (cfr. Sella P., Rationes decimarum, n. 4844). In una memoria conservata presso la parrocchia di Castiglione Messer Marino, senza data e senza titolo sono riportate delle Notizie sul convento di S. Maria del Monte. Si racconta che poiché una setta di eretici gli iconoclasti volevano distruggere le immagini della Madonna, i fedeli nascosero molte sacre immagini, anche a Castiglione Messer Marino fecero lo stesso. La Madonna però si rivelò ad una pastorella muta, la notizia del ritrovamento arrivò al parroco, il quale si recò sul posto e vi trovò la statua miracolosa. I fedeli dei paesi vicini diedero donativi in contanti e terreni che furono utilizzati sia per la costruzione della chiesa sia del convento che accolse i frati Francescani.(Cfr. Fangio G., Il santuario di Santa Maria del Monte in Castiglione Messer Marino, pp. 23-31). Una pastorella sordo-muta mentre pascolava i suoi buoi vide una statua della Madonna collocata tra i rami di un abete. Tornanta a casa raccontò tutto ai familiari, come se avesse sempre parlato. La statua della Madonna, doveva essere collocata nella chiesa di Rocca l’Abate, ma anche le cittadine circostanti rivendicarono diritti sul territorio in cui la statua era stata rinvenuta. Si decise allora di collocare la statua su di un carro tirato da buoi. Questi non dovevano essere in alcun modo istigati, e la Madonna sarebbe appartenuta al paese verso cui i buoi si sarebbero recati. I buoi si diressero verso Castiglione Messer Marino. (Cfr. Fangio G., Il santuario di S. Maria del Monte, pp. 27-29). La chiesa fino al 1893 era un rudere successivamente si provvide alla ricostruzione che si concluse nel 1946. La giurisdizione fu esercitata alternativamente dalle diocesi di Chieti e di Trivento, infatti nelle Rationes Decimarum si può facilmente cogliere tale alternanza almeno fino al XVII secolo. L’arciprete era stato rettore della chiesa di Santa Maria del Monte fino al 1512. In questo anno Galasso di Taranto divenne rettore. Il rettore commendatario Berardino Caracciolo nel 1520 chiese ed ottenne da papa Leone X l’autorizzazione ad affidare la cura d’anime ad un ordine mendicante. Tra il 1520-1524 i frati francescani conventuali si insediarono nella chiesa. Al detentore del patronato competeva l’onere della manutenzione dell’edificio, ma nello stesso tempo spettava il privilegio di ottenere dal vescovo la nomina di un rettore da lui designato. A partire dal 1620 i Caracciolo non sceglievano il guardiano.

Castiglione Messer Marino, Rifugio del Cinghiale, 66033 Castiglione Messer Marino CH, Italy
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