Santa Maria del Sasso
Note sulla raccolta: Gli ex voto sono databili dal 1904-1908 a oggi Al 1945 risale un ex voto particolare costituito dalla realizzazione di quattordici cappelle della Via Crucis da parte di Angelo Cicogna di Milano, per grazia ricevuta da san Gabriele dell’Addolorata, per aver ottenuto una prodigiosa liberazione dal carcere di San Vittore, dove era stato rinchiuso dalle S.S. tedesche nel 1944. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari, Fotografie, Altro
Il santuario ha una storia particolare. Il primo documento, attestante l’esitenza della chiesa, risale al 1141 in cui risulta essere tra i possedimenti di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia.Nel 1159 Caravate era sotto la giurisdizione dell’arcivescovo di Milano.Tra XII e XIII sec. passa sotto diocesi di Como.Nel 1515 furono donate alcune terre dagli abitanti di Caravate agli Eremitani di Sant’Agostino per costruire una nuova chiesa dedicata alla Beata Vergine Assunta.Nel 1592 monsignor Ninguarda, in visita pastorale, visita la chiesa di Santa Maria detta del Sasso.In seguito la chiesa non è più citata nei documenti, se non di sfuggita, fino al 1904, quando arrivano i Passionisti e costruiscono il convento.Nel 1908 la chiesa di Santa Maria è consegnata alla fabbriceria, quindi ritorna a essere chiesa della parrocchia, a seguito dei contrasti tra i Passionisti ed il parroco, tant’è che i primi costruiscono la chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Nel 1922 avviene la demolizione e ricostruzione della chiesa, con mantenimento della sola facciata.Nel 1924, con don Agostino Porro, i Passionisti ritornano a celebrare nella chiesa di Santa Maria del Sasso, a condizione che si mantenga la dedicazione originale e che all’altare sia conservato il simulacro della Beata Vergine Maria. Nel 1934-35 avviene la consacrazione da parte di mons. Alessandro Macchi, vescovo di Como, e sopra l’ingresso viene posta una lapide con la scritta Beata Vergine Maria ad Saxum e San Paolo della Croce. Da quel momento in poi il santuario è sempre stata oggetto di culto continuo dagli abitanti della valle e dai pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia. 1107: primo documento attestante l’esistenza di chiesa di Santa Maria /1141: la chiesa è documentata tra le proprietà di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia. /1159: risulta sotto la giurisdizione dell’arcivescovo di Milano. / XII-XIII: è documentata presso la chiesa una scuola (grammatica o scienza)1592: visita pastorale di mons. F. Niguarda vescovo di Como. /1904: arrivo dei Passionisti di San Paolo della Croce e costruzione del convento. /1907-1908: costruzione della chiesa del Sacro Cuore di Gesù e cessione della chiesa di Santa Maria alla parrocchia. /1908: padre Giovan Battista dell’Addolorata fonda l’Ordine e dà inizio alla regola dell’osservanza. /1922-24: ricostruzione della chiesa di Santa Maria, mantenendo solo la facciata precedente. /1924-25: facciata del ‘500 diviene monumento nazionale. /30 ottobre 1928: arrivano le spoglie di santa Severa Martire. /28 aprile 1935: consacrazione della chiesa da parte di monsignor Macchi (vescovo di Como). /1939: nuovo braccio del convento. /1941 festa per secondo centenario della congregazione. /28 ottobre 1945: festa di Cristo Re e inaugurazione delle cappelle della Via Crucis. /1950: convegno della Gioventù Femminile, con appoggio di diocesi di Milano1959: arriva la statua della Madonna Pellegrina. /1954: cinquantesimo della fondazione del ritiro di Caravate. /1956: Via Crucis affrescate da Innocente Salvini. /1963: viene portato il quadro di Salvini L’Ultima Cena del 1936-37. /1968: transito dll’urna con le spoglie di San Paolo della Croce. /1981-85: restauri. /24 ottobre 1985: inaugurazione con il vescovo di Como T. Ferraroni e il card. Carlo Maria Martini. /Maggio 1986: convegno culturale per il centenario della fondazione della provincia passionista dell’alta Italia e traslazione del corpo di san Paolo della Croce a Caravate. /2000-2001: luogo del giubileo. /. 2000-2001: indulgenze per il giubileo. In epoca medievale dipendeva dal monastero di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia. Nel 1159 è attestata la giurisdizione dell’arcivescovo di Milano. Tra il XII e il XIII secolo passa sotto la giurisdizione della diocesi di Como. Nel 1578-1592 la chiesa diviene proprietà privata della famiglia Castelbezzi e passa sotto la sua giurisdizione. Tra il 1599 e il 1904, per volere del vescovo di Como, è sotto la giurisdizione della parrocchia di appartenenza. Nel medioevo la cura spirituale spetta ai monaci di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia.Nel 1515 sono attestati gli Eremitani di Sant’AgostinoNel 1599 la cura spirituale è di competenza della parrocchia (clero secolare) fino al 1904. Patronato comunitativo dei fedeli.
Via Santa Caterina, 5, 21038 Leggiuno VA, Italy