Santa Maria della Cerqua

Chiesa barocca ad un’unica navata.Descrizione: Bassorilievo quattrocentesco di piccole dimensioni, raffigurante la Madonna col Bambino, conservato unitamente al tronco di quercia in cui fu ritrovato. Entrata in uso: nell’anno 1576 Immagine: Statua Luogo: Albero
Ubicazione originaria del Santuario: Appesi alle pareti del presbiterio vicino all’immagine. Note sulla raccolta: Buona parte degli ex voto sono stati trasportati alla Madonna del Ponte. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari, Fotografie Conservazione attuale: Appesi alle pareti del presbiterio vicino all’immagine.

La leggenda di fondazione narra che, nel 1576, un gruppo di pellegrini spagnoli abbiano riscoperto casualmente il bassorilievo miracoloso nel tronco di una quercia (tutt’ora conservato unitamente alla sacra immagine). La venerazione popolare subito nata intorno alla statuetta venne coronata dalla costruzione dell’attuale santuario, iniziato nel 1615. Nel XVIII secolo iniziò una progressiva e temporanea decadenza -non giunta fino al totale abbandono- del culto della ‘Cerqua’ a vantaggio del vicino santuario della Madonna del Ponte che riuscì a costituire per alcuni secoli un centro di attrazione fortemente polarizzante. La parrocchia della Madonna della Quercia rimase in vigore fino al 1980, quando, in seguito alla morte dell’ultimo parroco Josip Markovic salvatoriano, venne soppressa, e con il titolo parrocchiale sembrava destinato a morire anche quell’antico culto. Nel 1988 però la parrocchia viene istituita nuovamente, a testimonianza di una venerazione che, dopo un lungo periodo di ‘stasi’, sembra attualmente orientata a rinascere, grazie anche alla determinazione dei pochi fedeli residenti nel luogo e dei religiosi cui la parrocchia è affidata. La prodigiosa immagine venne riscoperta casualmente da alcuni viaggiatori spagnoli nel tronco di una delle numerose querce che si trovavano nel luogo ove ora sorge il santuario. Un grande affresco sulla volta dell’abside della chiesa raffigura l’invenzione dell’immagine sacra. Il 10 ottobre 1729 Mons. Terzago consacrò l’altare dedicato alla Vergine e concesse quaranta giorni di indulgenza a fedeli che l’avessero visitata nell’anniversario di questa consacrazione. Nel 1615 fu portata a termine la fabbrica della Chiesa e venne data ad officiare e custodire ad alcuni cappellani. La chiesa è stata edificata grazie alle elemosine private, in particolare della famiglia dei Marzi (Giacomo ed Elisabetta dei Marzi) e di Romolo Boncamb[y] Nel XVII secolo apparteneva al comune, oggi alla diocesi.

205 Via Capitonese, Narni Scalo, TR 05035, 05035 Narni TR, Italy
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