Santa Maria della Rocca

Il santuario fu più volte distrutto. prima della Grande Guerra aveva una facciata con colonne, sostituite ora da pilastri che sostengono un timpanoDescrizione: Sull’albero la Madonna è rappresentata con una piccola icona; nel santuario con una statua Entrata in uso: tra l’anno 1500 e l’anno 1600 Epifania: Il santuario ricorda l’apparizione della Madonna sopra un antico albero nelle vicinanze della sommità del colle. Immagine: Statua Luogo: Vetta, Albero
Ubicazione originaria del Santuario: Intorno all’abside Note sulla raccolta: Molti doni ed ex-voto furono raccolti tra XVI e XVIII secolo, ma nel 1848 il santuario fu depredato dopo la battaglia di Cornuda e gli oggetti preziosi andarono dispersi Tipologia degli ex voto: Oggetti vari Conservazione attuale: Alcuni ex voto recenti sono ospitati in una sacrestia laterale. Ogni documentazione precedente è scomparsa
La documentazione è andata perduta con la distruzione del santuario durante la Grande Guerra (il colle si affaccia sul Piave)
Il santuario fu restaurato nel 1450 e trasformato in romitorio di frati; nel 1498 fu affidato alle suore Agostiniano di Bassano del Grappa. La leggenda racconta che nel 1096 un crociato portò dall’oriente un virgulto di quercia che venne piantato sul monte di Cornuda e che nel XII secolo una sua discendente, una fanciulla sordomuta, vide la Madonna su un ramo di quella quercia e ne riebbe la parola insieme con l’ordine di far costruire un santuario sul monte. Dapprima fu costruita una chiesa a metà del colle, ma le mura crollavano; per vincere la diffidenza degli abitanti la fanciulla convinse tutti con un miracolo e allora la chiesa fu costruita in cima al monte. La quercia di cui parla la leggenda è presente ma, benchè antica, non è di epoca medievale. Il santuario fu molto venerato soprattutto in concomitanza con le invasioni turche nel 1566. Nel 1848, dopo la battaglia di Cornuda e la sconfitta degli italiani, l’esercito asburgico devastò la chiesa ed asportò tutti i preziosi. Durante la Grande Guerra il santuario fu ridotto in macerie e fu ricostruito tra il 1920 e il 1922. Nel 1965 vennero associate al santuario le suore Missionarie dell’Immacolata di Milano. Nel XVI sec. il giuspatronato passò ai fabbricieri della chiesa di Santa Fosca e diventò priorato. Dal 1650 il santuario diventò Rettorato. In un documento datato 1247 (ma si tratta di una copia del 1750 tratta da un originale del XVI sec.)è detto che il nobile Antonio Scala concesse la rocca alla Pieve di Cornuda. Dai frati la cura del santuario passò nel 1498 al cappellano delle Agostiniane di Bassano del Grappa, poi nel XV sec. ad un sacerdote secolare, poi ad un priore e nel 1650 fu affidato a un Rettore. La chiesa apparteneva in origine ai signori della rocca.

Via Madonna della Rocca, 31041 Cornuda TV, Italy
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