Santa Maria della Sorresca

Semplice chiesa ad un solo altare, edificata prospiciente il lago. Nel XVIII una casa per l’eremita.Descrizione: Gruppo ligneo, che poggia su un ceppo di quercia, raffigurante la Madonna con il Bambino, conservata in una teca. La Madonna siede su uno sgabello (h. 160 cm.), indossa un manto blu su una veste rossa; il velo è di colore giallo, regge sulle ginocchia il Bambino, scolpito in un unico blocco che indossa una lunga veste bianca, stretta alla vita da una cinta rossa. La Madonna ha un fazzoletto poggiato sulla testa, la bocca chiusa e il braccio destro con il palmo della mano aperto verso l’alto. Il Bambino è tenuto per una spalla dalla Madonna. La statua è molto tarlata in tutto il corpo. Nel 1854 si ricoprirono i volti della Madonna e del Bambino con una sostanza oleo-bituminosa. Entrata in uso: tra l’anno 1099 e l’anno 1399 Epifania: Rinvenimento casuale, dalle acque del lago di Paola, della statua lignea della Madonna con il Bambino, tutt’ora conservata nel Santuario. Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Nel locale attiguo alla chiesa e residenza del rettore e del custode della chiesa sono esposti alcuni ex-voto di semplice fattura ed appartenenti agli ultimi 60 anni. Note sulla raccolta: Nel 1845 il sacerdote Giuseppe Carrocci, rettore del Santuario, per provvedere a dei lavori di restauro, alienò i numerosi ex-voto che erano nel tempio. Tipologia degli ex voto: Oggetti vari Conservazione attuale: Pareti del locale attiguo al santuario.
I pochi ex-voto rimasti ricordano guarigioni e protezione da incidenti, calamità naturali.
La chiesa, o almeno il terreno su cui sorge, risalirebbe a una donazione di Tertullo a S. Benedetto. E’ probabile che a quella data, VI sec., la chiesa già esistesse; sicuramente esisteva nel 967, quando Ottone I confermava al Monastero di Subiaco i suoi beni, tra i quali S. Maria della Sorresca. Almeno dal 1692 la giurisdizione è passata alla Reverenda Camera Apostolica. Nel 1565 la proprietà passò ai Caetani di Sermoneta. Almeno dal 1692 al giurisdizione è passata alla Reverenda Camera Apostolica. All’inizio del XIII sec. proprietari del S. sono i monaci Basiliani del Monastero di Grottaferrata. Si ritiene che la prima giurisdizione fosse esercitata dai monaci benedettini che avevano la proprietà del santuario. Nel 1507 il beneficio di S. Maria della Sorresca viene unito, annesso e in perpetuo incorporato alla Mensa del Monastero, in quanto al vitto e al vestiario e altre necessità degli stessi monaci. La cura spirituale in quel periodo era affidata ai Monaci Cluniacensi di Santa Maria dell’Aventino in Roma. Nel 1371 il Comune di Terracina ottenne temporaneamente il giuspatronato esercitandolo fino al 1433, quando passò di nuovo ai Caetani. Dal VI all’XI sec. il patronato fu, probabilmente, prerogativa dei monaci Benedettini di Subiaco.

Lago di, 04016 Sabaudia LT, Italy
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