Santa Maria della Vetrana

1712: Ampliamento della chiesa e costruzione dell’annesso convento. Attualmente la chiesa si presenta a croce latina con cupola, impostata su un alto tamburo, all’incrocio del transetto e unica navata, coperta a botte, con cappelle laterali. All’esterno, la facciata con profilo a capanna e pinnacoli alla base degli spioventi risulta in parte soffocata dal corpo di fabbrica del convento. L’unico portale, inquadrato da un fastigio barocco con la statua della Vergine con Bambino in trono, reca sull’architrave l’iscrizione: SUB UMBRA ALARUM TUARUM PROTEGE NOS.Descrizione: L’affresco, datato al sec. XV, rappresenta la Vergine con il Bambino secondo l’iconografia bizantina dell’Hodighitria. La Madre, sormontata da due angeli reggituribolo, con il capo nimbato e maphorion blu, indica con la destra il Figlio. Questi, con nimbo crucifero e ritratto in atto benedicente, mostra, nella sinistra, il Vangelo aperto sul quale si legge: EGO SUM LUX MUNDI. Immagine: Dipinto Descrizione: L’attuale statua processionale in cartapesta viene eseguita a Lecce nel 1850. Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La chiesa sotto il titolo della Vetrana esisteva certamente nel 1303 come si evince dal testamento di un certo Leone d’Epifania. La tesi, sostenuta da alcuni storici locali, secondo cui la chiesa di Santa Maria della Vetrana andrebbe identificata con quella di Santa Maria di Castellano citata nei documenti a partire dal 1074, non è suffragata da elementi certi. L’affresco della Madonna della Vetrana viene citato per la prima volta nel 1635 in occasione di una Santa Visita dalla cui relazione si evince che esso era collocato nella zona presbiteriale ma non, come oggi, sull’altare maggiore della chiesa. Il trasferimento dell’immagine avvenne dopo il 1710. Nel 1750 la Madonna della Vetrana venne eletta patrona di Castellana. Nel 1866 il convento viene soppresso in conseguenza delle leggi del governo unitario. nel 1866 il convento viene soppresso. Nel 1931 viene riaffidato ai Minori Osservanti. Il patronato del beneficio di Santa Maria della Vetrana sotto il titolo dell’Assunta sarebbe stato fondato dal conte Adriano Acquaviva d’Aragona con l’onere di 52 messe annue e di uno staio d’olio per la lampada della Madonna. Nel 1738 il beneficio è limitato alla sola cappella dell’Assunta.

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