Santa Maria delle Grazie della Cavallosa

Chiesa a tre navate. La navata sinistra incorpora l’oratorio a navata unica edificato nel 1710.Descrizione: Affresco (tempera su muro) della Beata Vergine Maria delle Grazie, datato al 1702 circa. Immagine: Dipinto Descrizione: Dipinto della Beata Vergine Maria, acquistato immediatamente dopo il miracolo dell’apparizione (olio su tela, ca. 1701). Entrata in uso: tra l’anno 1701 e l’anno 1702 Epifania: Beata Vergine Maria con il Bambino Immagine: Dipinto Luogo: Bosco
Ubicazione originaria del Santuario: Presso l’altar maggiore Note sulla raccolta: Non esistono registri relativi agli ex voto, bensì rare date incise su alcuni oggetti votivi. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari Conservazione attuale: In parte presso l’altare maggiore, in parte presso la canonica parrocchiale Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Garaventa, Nostra Signora delle Grazie, 1927
Si conservano per lo più testimonianze orali di grazie spirituali e materiali.
Tra l’anno 1901 e l’anno 1911 il santuario fu abbandonato in seguito a interdetto vescovile per gravi mancanze degli amministratori del santuario. L’interdetto fu tolto dopo che il signor Domenico Romagnoli donò il terreno su cui sorgeva il santuario (la tenuta della Cavallosa), con l’aggiunta di un piccolo sedime, al prevosto di San Michele in Tortona e l’antico oratorio ormai fatiscente, grazie al sostegno economico di Romagnoli, fu restaurato e ingrandito, assumendo l’attuale aspetto. La leggenda è edita in: Garaventa, Nostra Signora delle Grazie, 1927. Cfr. Garaventa, Nostra Signora delle Grazie, 1927. 1700: apparizione della Vergine col Bambino. / 1701: edificazione della prima cappella. / 1710: edificazione di un oratorio al posto della cappella . / 1901: chiusura al culto della chiesa. / 1911: edificazione dell’attuale santuario. / 15 ottobre 1911: solenne riapertura al culto del santuario. Oltre a quelle specifiche di ogni santuario (periodo giubilare e non), con lettera del 2 luglio 1924 il vescovo Grassi riconobbe anche la seguente indulgenza: A chi visita il Santuario e recita anche solo un’Ave Maria acquista l’indulgenza di cinquanta giorni. Domenico Romagnoli è il nuovo proprietario della tenuta Cavallosa che, volendo riaprire al pubblico il santuario, finanzia la ricostruzione della chiesa e dona un perticato di sedime al parroco di San Michele. Immediatamente dopo si apre il cantiere per l’ingrandimento del santuario. Giuseppe Marengo, figlio di Caterina, fu sanato nel 1783 dalla cecità. Da allora la famiglia fece celebrare ogni anno una messa votiva, impegnandosi a sopperire ai bisogni della chiesa.

Passalacqua, 15057 Tortona AL, Italy
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