Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
Nel 1862, con telegramma del prefetto di San Severo, santuario e convento vengono chiusi perchè ritenuti covo di briganti. Nel 1866 il convento venne definitivamente soppreso diventando proprietà di Francesco Centola. Ritornati nel 1882, i francescani abbandorano nuovamente il convento nel 1915 a causa di una controversia sorta con la famiglia Centola. Nel 1953, quando ormai l’insediamento era ridotto ad un rudere i frati ripresero possesso del luogo. Secondo la leggenda, nel 1350 un cieco nato di Castelpagano, a seguito di una visione della Madonna durante il sonno, al risveglio riacquistò la vista e ritrovò un’immagine della Vergine proprio sul luogo in cui si era addormentato. Soccio- Nardella, Stignano, 1975. Poco diversa la versione della leggenda riportata dal Visitatore Mattielli nel 1683: la Vergine appare in sogno ad un cieco di nome Stignano, dicendogli: Stignano, va a dire al paese che con clero e popolo venghi qui, togli queste siepe e cavi sotto, che troverai me, e in segno ti dono la vista. Andò, disse e veduto illuminato hebbe credito. Andarono, cavarono e trovarono una cappella sotterranea e dentro di essa una statua della beata Vergine con il figlio in braccio…(Forte, Testimonianze francescane, p. 100). Nessun evento da segnalare. Nel 1576 papa Sisto V concede le indulgenze al santuario. Per opera del Beato Ludovico da Corneto, papa Pio IV, con bolla datata 30 marzo 1560, affidò ai Frati Minori la giurisdizione sul santuario.
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