Santa Maria

Il primo impianto del Santuario fu costruito usando strutture appartenenti a terme romane, databili al IV o V secolo d.C.. Ciò fa supporre che l’edificazione risalga a età paleocristiana, intorno alla fine del V secolo e l’inizio del VI. Del primo impianto rimangono tratti di muri e l’ingresso con arco a tutto sesto, costruiti in opus mixtum. Il Santuario, andato in rovina, fu riedificato nel XVII secolo, con la dedicazione a Santa Maria di Monserrato. Del primo impianto fu riutilizzato solo un muro laterale. Sui lati furono addossati un ambiente per il custode e uno che serviva da alloggio per gli organizzatori della festa. Sul prospetto fu costruito un loggiatino con un arco frontale e due archi per fiancata. Caduto di nuovo in rovina, il Santuario fu riedificato nel 1926, dopo una questua durata tre anni, voluta dalla popolazione. Attualmente ha una struttura ad aula mononavata.Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto erano appuntati sulle vesti della statua della Madonna. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria

La datazione è desunta da un documento con cui il sovrano del Regno di Calari, Costantino-Salusio II, donò ai monaci Vittorini di Marsiglia varie chiese tra cui quella di Santa Maria di Paradiso, l’attuale Santa Maria di Vallermosa. Il Santuario è certamente precedente a questa data. La tipologia architettonica più antica dell’edificio è infatti ascrivibile tra la fine del V secolo e l’inizio del VI. In data 8 marzo 1926, l’arcivescovo di Cagliari, Monsignor Ernesto Maria Piovella, concesse un’indulgenza di 100 giorni a tutti quelli che, visitando il Santuario o transitando per la via adiacente, avessero recitato tre Ave Maria. La chiesa parrocchiale di San Lucifero risale alla metà del XVII secolo. E’ probabile che il Santuario, in periodo precedente, fosse sotto la giurisdizione della chiesa dedicata allo stesso Santo, di cui attualmente non rimane alcuna traccia, tranne il toponimo della collinetta su cui sorgeva (v. bibl.: M. V. Ximenes, Vallermosa). La datazione è desunta da un documento con cui il sovrano del Regno di Calari, Costantino-Salusio II, donò ai monaci Vittorini di Marsiglia varie chiese, tra cui quella di Santa Maria di Paradiso, l’attuale Santa Maria di Vallermosa. Nel 1180, i Vittorini di Marsiglia abbandonarono il Santuario (v. bibl.: M. V. Ximenes, Vallermosa). La datazione è desunta da un documento con cui il sovrano del Regno di Calari, Costantino-Salusio II, donò ai monaci Vittorini di Marsiglia varie chiese, tra cui quella di Santa Maria di Paradiso, l’attuale Santa Maria di Vallermosa. La chiesa parrocchiale di San Lucifero di Vallermosa risale alla metà del XVII secolo. E’ probabile che la cura spirituale del Santuario, in periodo precedente, fosse affidata alla chiesa dedicata allo stesso Santo, di cui attualmente non rimane alcuna traccia, tranne il toponimo della collinetta su cui sorgeva (v. bibl.: M. V. Ximenes, Vallermosa). Nel 1089, il sovrano del Regno di Calari, Costantino-Salusio II, donò ai Vittorini di Marsiglia varie chiese, tra cui quella di Santa Maria di Paradiso, l’attuale Santa Maria di Vallermosa. Nel 1180, i Vittorini abbandonarono il Santuario. Eletto ogni anno a maggio, il Comitato si occupa dell’organizzazione sia della festa in onore di San Lucifero che di quella in onore di Santa Maria. Nel 1999, le feste sono state eccezionalmente organizzate dalla neo-nata Proloco. Tre fedeli, scelte con il consenso del parroco, ricoprono per due anni la carica di Prioresse, svolgendo compiti vari.

09010 Vallermosa CA, Italy
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