Sant`Agata

L’edificio non è stato individuato (ipotesi possono farsi solo relativamente alla sua localizzazione: cfr. supra, scheda Ubicazione geografica. Dal Liber Pontificalis sappiamo tuttavia che esso dovette essere provvisto di un battistero fin dal momento della fondazione: dichiara infatti il Liber Pontificalis che Simmaco … a fundamento cum fonte construxit, ubi posuit arcos argenteos II: LP I, p. 262).Descrizione: Non si possiedono dati per stabilire quale fosse il reale oggetto del culto; è probabile che si trattasse di una reliquia della martire catanese, ma non è possibile specificare di che tipo di reliquia si trattasse. Entrata in uso: tra l’anno 498 e l’anno 514


La più antica attestazione è quella relativa alla fondazione della chiesa ad opera di papa Simmaco (498-514), ricordata nel Liber Pontificalis (LP, I, p. 262). Da una bolla pontificia datata al 1053 risulta che la chiesa era attiva ancora a quell’epoca (Schiaparelli, pp. 471-472). In documenti successivi (bolle di Adriano IV -1158-, Urbano III -1186-, Innocenzo III -1205- Gregorio IX -1228-) la chiesa è detta, invece, diruta (Schiaparelli, p. 298). La leggenda di fondazione è la notizia, probabilmente storica, contenuta nel Liber Pontificalis. Oltre che nei documenti prima menzionati, che ricordano la chiesa ormai in abbandono, essa è ricordata anche in una bolla pontificia dell’anno 854 (da questo documento l’edificio risulta situato nel fundum Cleandris), in una bolla del 999 e nel falso diploma di Carlo Magno dell’XI secolo (Schiaparelli, pp. 429, 434-435, 444).

Via Aurelia, Roma, Italy
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