Santuario dei Santi Abdon e Sennen: Fede, Storia e Mistero nella Roma Antica
Il Santuario dei Santi Abdon e Sennen, immerso nel cuore della storia cristiana di Roma, rappresenta un luogo di profonda spiritualità e testimonianza di fede. La sua storia, intrecciata con le vicende dei due martiri persiani, offre uno sguardo affascinante sulla devozione popolare e sull’arte paleocristiana.
Le Origini del Culto: Abdon e Sennen, Martiri di Roma
Abdon e Sennen, nobili persiani convertiti al cristianesimo, giunsero a Roma nel III secolo d.C. Durante la persecuzione dell’imperatore Decio, furono arrestati e martirizzati per la loro fede intorno al 254 d.C. La loro testimonianza di coraggio e fedeltà a Cristo li rese rapidamente oggetto di venerazione, e il luogo della loro sepoltura divenne un importante centro di culto.
La *Passio*, uno dei primi racconti agiografici, narra che i corpi dei martiri furono raccolti dal suddiacono Quirino, il quale li custodì segretamente fino al tempo dell’imperatore Costantino. In seguito ad una rivelazione, i corpi furono trasferiti e sepolti nel cimitero di Ponziano, dando origine al santuario.
La Storia del Santuario: Un Viaggio Attraverso i Secoli
Non è nota la tipologia esatta dell’ *ecclesia magna* che ospitava le tombe dei martiri. L’unica certezza è la sua ubicazione nel complesso cultuale di Ponziano. Secondo la *Notitia Ecclesiarum*, i sepolcri si trovavano nel sopratterra, all’interno di questa grande chiesa.
Papa Damaso, nel IV secolo, fece apporre un’iscrizione in onore dei martiri, di cui oggi rimangono solo due frammenti. Successivamente, un certo Gaudioso commissionò una pittura raffigurante Abdon e Sennen, vestiti con tuniche e aureolati, testimonianza della devozione popolare.
Il *Liber Pontificalis* menziona restauri effettuati da Adriano I (772-795) e Niccolò I (858-867). Tuttavia, è importante ricordare che le reliquie dei santi furono traslate nella chiesa urbana di San Marco e che i restauri vennero effettuati quando i corpi dei martiri non erano più nel santuario.
Esplorando il Santuario e i suoi Dintorni: Un’Avventura nella Fede e nella Storia
Anche se le tombe originarie dei Santi Abdon e Sennen non sono state localizzate con certezza, la visita al santuario e all’area circostante offre un’opportunità unica per immergersi nella storia e nella spiritualità del luogo. Si possono esplorare le catacombe di Ponziano, alla ricerca di tracce dell’antica *ecclesia magna*. La catacomba era il luogo di sepoltura e l’ *ecclesia magna*, un punto di riferimento per i pellegrini.
La continuata frequentazione del sito fino all’XI secolo, testimoniata da interventi decorativi nel battistero della catacomba, suggerisce una funzione parrocchiale degli edifici in epoca altomedievale, un elemento da approfondire durante la visita.
Un’Iscrizione e una Pittura: Testimonianze di Culto
Le iscrizioni e le pitture rinvenute nel sito del santuario offrono preziose informazioni sulla devozione che circondava i Santi Abdon e Sennen. I frammenti dell’iscrizione di Papa Damaso e la pittura commissionata da Gaudioso rappresentano testimonianze tangibili della fede e dell’arte paleocristiana.
Il Significato del Santuario Oggi
Oggi, anche se le reliquie dei Santi Abdon e Sennen non sono più presenti nel santuario originario, il luogo continua a evocare una forte spiritualità. La sua storia, intrecciata con le vite dei due martiri e con le vicende della Chiesa romana, lo rende un punto di riferimento per i fedeli e per gli studiosi di storia e arte cristiana.
Spunti di Ricerca e Avventura:
- Ricerca delle Tombe Perdute: Approfondire gli studi archeologici per tentare di localizzare le tombe originarie dei Santi Abdon e Sennen all’interno del complesso di Ponziano.
- Studio delle Iscrizioni: Analizzare i frammenti dell’iscrizione di Papa Damaso per ricostruire il testo originale e comprendere il suo significato nel contesto storico.
- Analisi della Pittura di Gaudioso: Studiare l’iconografia della pittura per comprendere come venivano raffigurati i santi nell’arte paleocristiana e il significato simbolico degli elementi presenti.
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