Santi Bonifacio e Alessio all`Aventino

E’ controverso se accanto alla basilica del VI secolo sorse contemporaneamente il monastero o se questo venne edificato solo nel X secolo dall’arcivescovo Sergio Damasceno. In ogni caso nel X secolo il monastero venne eretto in abbazia. La chiesa attuale è a croce latina e quasi nulla più resta della configurazione antica, sconvolta dai rifacimenti del XVIII e XIX secolo.Descrizione: Corpi dei Santi Bonifacio e Alessio. Oggi si trovano nell’altare della confessione dentro teche d’argento. Nella chiesa, nella cappella della scala di sant’Alessio, si venerano anche alcuni gradini (visibili dentro un’urna di cristallo sospesa sulla parete dietro l’altare) della scala della casa paterna del santo, sotto la quale, secondo la leggenda, Alessio visse per 17 anni. Nella cripta si conservano molte reliquie di martiri che ebbero e hanno anch’esse una certa devozione. Reliquia: Ossa Descrizione: Dal X secolo si venera nella chiesa l’immagine bizantina acheropita della Madonna dell’intercessione o Madonna di Sant’Alessio portata da Edessa dall’arcivescovo Sergio Damasceno scappato dall’Oriente. Secondo la tradizione essa fu dipinta da San Luca e venerata in Edessa da Sant’Alessio. Anticamente veniva venerata nel ciborio della navata centrale, oggi si trova nella cappella costruita da Angelo Porri nel 1674. Essa conobbe e conosce una grande devozione. Si tramanda che lo stesso Dante si recò sull’Aventino a impetrarne l’intercessione. Nell’età moderna e contemporanea è soprattutto l’icona a catalizzare l’attenzione e la devozione dei fedeli. Entrata in uso: tra l’anno 900 e l’anno 999 Immagine: Icona
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

Secondo il Duschesne il santuario daterebbe dalla fine del VI secolo, o gli inizi del VII. Secondo Anastasio Bibliotecario (Vita di Sisto III) l’origine della chiesa deve essere collocata tra la fine del III e l’inizio del IV, epoca in cui era intitolata solo a San Bonifacio. La giurisdizione appartiene al vescovo di Roma, il Papa. La cura del santuario viene affidata ai Benedettini dal metropolita greco Sergio Damasceno (il quale aveva avuto il santuario in dono da Papa Benedetto VII) che dimorò nel monastero tra il 975 e il 981, anno della sua morte. Egli ne fece, secondo il Gregorovius, il più importante santuario e centro della pietà romana.

Rione XII Ripa, Roma, Italy
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