Santi Calocero e Partenio

Le tombe dei martiri, non precisamente riconoscibili, erano all’interno di un cubicolo, in prossimità dei sepolcri dei papi Gaio ed Eusebio. Il fatto che le loro sepolture fossero distinte si evince dal passo relativo del De locis sanctis (Valentini – Zucchetti, II, p. 110), che ricorda come i due martiri per se singuli iacent. DAll’esame del luogo, pesantemente restaurato in età moderna, non si evincono traccie di interventi monumentali. L’assetto, pertanto, rimase sostanzialmente quello originario.Descrizione: tomba/corpo. I martiri sono stati ritenuti vittime della persecuzione di Decio del 250 ovvero di quella dioclezianea del 304. Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: No

La vita del santuario si sviluppa tra la prima attestazione sicura di culto, contenuta nella Depositio Martyrum, e il pontificato di Pasquale I (817-824), il quale fece traslare le reliquie dei due santi nella chiesa urbana di S. Silvestro in capite.

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