Santi Marco e Marcelliano

Le strutture del santuario non sono state individuate; la basilica dedicata a Marco e Marcelliano è ricordata, con quella di Damaso, dalla Notitia ecclesiarum (postea ad Sanctum Damasum papam et martirem, via Ardiatina, et ibi in altera ecclesia invenies duos diaconos et martires Marcum et Marcellianum…cuius corpus quiescit sursum sub magno altare: Valentini – Zucchetti II, p.89) e dal De locis (sanctus Damasus. ..et in alia basilica non longe Marcus et Marcellianus sunt honorati: ibidem II, p. 110; cfr. anche VZ II, 149, 172). L’edificio sorgeva con ogni probabilità nell’area subdiale della catacomba; oltre alle fonti citate è significativo per questa localizzazione un frammento di intonaco con invocazione ai martiri trovato erratico sul suo supporto murario in una galleria della catacomba (ICUR IV, 11745).Descrizione: tomba/corpo Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia


La più antica attestazione del culto, che fa presumere l’esistenza del santuario, è contenuta nel Martirologio Geronimiano (p. 79); in realtà di una vera e propria basilica, nell’area sub divo della catacomba, è attestata solo dagli itinerari della prima metà del VII secolo (Valentini – Zucchetti II, part. p. 89). Si può ritenere, invece, una data che presuppone l’abbandono definitivo dell’organismo quella del trasferimento delle reliquie dei santi nella chiesa di S. Prassede voluta da Pasquale I (817-824). Nella storia dell’edificio va ricordato l’intervento di Giovanni VII (705-707) -in cymiteriis beatorum martyrum Marcelliani et Marci, Damasique sancti pontificis (Liber Pontificalis I, p. 385). Tale passo conferma come i due santuari facessero parte del medesimo complesso cimiteriale, quello di Damaso era più vicino alla via Ardeatina.

Via Ardeatina, Italy
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