Santi Processo e Martiniano
Raccolta di ex voto: No
La più antica attestazione relatriva al santuario è quella del Martirologio Geronimiano; esso cadde in abbandono in seguito alla traslazione delle reliquie nella basilica Vaticana, traslazione effettuata da Pasquale (817-824) (LP, II. p. 53). Secondo una Passio composta agli inizi del VI secolo i due personaggi sarebbero stati martirizzati foras muros urbis Romae, in via quae Aurelia nuncupatur … iuxta formam aquaeducti; dopo il martirio, i loro corpi sarebbero stati raccolti da una matrona di nome Lucina e sepolti in paredio suo, in arenario, iuxta locum ubi decollati sunt … via Aurelia (Acta Sanctorum, Iulii, I, pp. 270-271). Al tempo di Gregorio Magno la chiesa risulta di nuovo sotto la giurisdizione della comunità cristiana ortodossa; il pontefice vi pronuncia un’omelia (Homil. in Evangelium, lib. II, hom. XXXII : Migne, PL LXXVI, col. 1632). La chiesa sorta sulla tomba dei due martiri viene concessa, alla fine del IV secolo, ad una setta di montanisti. Si veda la voce relativa alla giurisdizione: è ipotizzabile che al cambio di giurisdizione abbia corrisposto un cambio di cura spirituale. E’ ipotizzabile che le vicende relative alla cura spirituale coincidano con quelle relative alla giurisdizione; si veda, dunque, la scheda precedente.
Via di S. Pancrazio, 5/d, 00152 Roma, Italy