Santi Secondo Carpoforo Vittorino e Severiano

Le strutture relative al santuario non sono state identificate. Non è escluso che esso, a differenza di quello di S. Senatore, localizzato nella catacomba, sorgesse nel sopratterra; il culto dei quattro martiri non ha infatti lasciato tracce nella catacomba.Descrizione: Le tombe dei martiri, oggetto, del culto, non sono state individuate. Reliquia: Altra Luogo: Altro
Raccolta di ex voto: No Note sulla raccolta: Una iscrizione dipinta sotto la Deesis raffigurante Cristo fra Maria e S. Smaragdo posta nell’ambiente principale della catacomba (quello nel quale si trova il piccolo arcosolio venerato per aver accolto le spoglie di S. Senatore: vedi la scheda relativa a S. Senatore) veniva integrata dal de Rossi nel modo seguente: [De donis Dei et sanctorum Secundi Carpophori Victorini et Severi]ani ego feci (cfr. de Rossi, citato in Bibliografia).

La data del 354 si riferisce alla menzione dei quattro martiri nella Depositio Martyrum, contenuta nel Calendario Filocaliano del 354 (Valentini-Zucchetti, Codice topografico della città di Roma, II, p. 23). E’ probabile che l’abbandono del santuario sia avvenuto nel XII secolo (al XII secolo vuol far riferimento convenzionalmente la data 1199 indicata nella scheda), quando anche l’attiguo santuario di San Senatore venne abbandonato (vedi santuario: S. Senatore).

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