Santuario S. Antonio

Aula unica con un solo altare. Si tratta pur sempre, anche dopo l’intervento del 1959, di un ampliamento di una ancona. L’edificio è senza portone e l’ingresso è protetto da un cancello in ferro che permette di scorgervi l’interno.Descrizione: Gruppo statuario, in legno, della Madonna con Mélanie Calvet-Matthieu (Melania) inginocchiata e Firmin Giraud (Firmino) accanto in piedi. Dovrebbe risalire all’erezione della chiesa, cioè al 1880. Entrata in uso: tra l’anno 1880 e l’anno 1880 Epifania: Gruppo composto dalla Madonna con i piccoli Mélanie Calvet-Matthieu e Firmin Giraud ai quali apparse la Vergine il 19 settembre 1846. Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Le esigue dimensioni e la struttura architettonica ad un’unica aula imponevano la collocazione degli ex-voto sulle pareti interne del santuario ed ai lati dell’unico altare. Note sulla raccolta: La presenza degli ex-voto all’interno della chiesetta è testimoniata da una fotografia conservata nel Libro storico della Pieve di Verzegnis. Mostra ai lati dell’altare due quadretti ex-voto, un quadretto Per grazia ricevuta ed una mano in legno, probabilmente collocabili tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Attualmente non so dove e se siano conservati questi oggetti. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Figurine antropomorfiche

Il piccolo santuario è sorto come ampliamento di una cappella eretta da Giovanni Boria di Dueibis nel 1850 nella quale vie era l’immagine della Madonna de La Salette. Il primo edificio fu completato nel 1880. La chiesetta fu costruita nel 1880 dagli abitanti di Dueibis, Pusea, Sansara, Fael, Pradiel, Pradis che sono alcune delle numerose comunità che compongono l’attuale Comune di Verzegnis. Probabilmente l’iniziativa fu promossa dalle comunità allo scopo di ottenere un cappellano che le curasse spiritualmente. Da una cappella preesistente almeno dal 1850, si eresse la chiesetta attuale nel 1880. Un restauro deciso, ma che non ha alterato la struttura originaria, è stato condotto tra il 1959 ed il 1960 da don Graziano Boria, il pievano di Verzegnis, in concomitanza con l’erezione a parrocchia di Chiaicis, e quindi al passaggio di giurisdizione della Madonna La Salette. Nell’occasione dell’inaugurazione della chiesa rinnovata, l’11 settembre 1960, si fece una processione sul colle prospiciente il lago artificiale (sopra al quale si trova la chiesa) e per tutta Verzegnis prima di riporre il gruppo ligneo all’interno della chiesa. La nuova giurisdizione si ebbe con il passaggio alle dipendenze della Parrocchia di San Nicolò di Chiaicis eretta nel 1959. Probabilmente a seguito del decreto del 1903 la giurisdizione passò nelle mani del pievano di Verzegnis. L’edificio, come già ricordato, è sorto su di una ancona preesistente su iniziativa di Giovanni Boria di Dueibis. L’iniziativa era forse connessa alla volontà di ottenere un cappellano che vi potesse celebrare i sacramenti e la messa per gli abitanti di Pusea e Dueibis, che a quel tempo erano in numero sufficiente per formare una piccola comunità parrocchiale. Il carteggio del pievano di Verzegnis con il vescovo relativo all’erezione della chiesa dimostra la sua diffidenza nell’operazione, condotta e sostenuta da tutte le famiglie delle due comunità. Alla cura del piccolo santuario sovrintese il cappellano prima ed il parroco di Chiaicis poi. Per la nomina del pievano, così come per i cappellani della pieve di Verzegnis, vigeva il giuspatronato popolare, cioè venivano nominati dall’assemblea dei capifamiglia della comunità, riunita in vicinia, probabilmente fino alla metà del ‘900. La cura spirituale dev’essere sempre stata affidata comunque al cappellano (prima) ed al parroco (poi) di Chiaicis. Attualmente il pievano di Verzegnis è anche parroco di Chiaicis.

Via Antonio De Franceschinis, 33013 Gemona UD, Italy
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