Tempio del Santissimo Crocefisso

Tempio del Santissimo Crocefisso

Todi PG

Santissimo Crocefisso
Esterno Tempio Santissimo Crocifisso Todi

Descrizione Tempio Santissimo Crocifisso

L’edificio Tempio del Santissimo Crocefisso attualmente si presenta singolo, ma probabilmente in passato dovevano esservi nelle vicinanze un complesso di costruzioni atte ad ospitare i pellegrini. La pianta è a croce greca, il campanile è a vela.

Santissimo Crocifisso

Oggetto del culto è un affresco che raffigura Gesù in croce, ai lati Maria e San Giovanni Evangelista, in alto, dietro le loro teste, due piccoli angeli con in mano un calice ciascuno, intenti a raccogliere il sangue che sgorga dalle ferite di Cristo. Secondo Lucalberto Petti, cronista Todino, l’opera risale al 1390 circa.

Venne ritoccata nel 1566 da un artista spagnolo, ma da un esame accurato risulta che il restauro del 1566 fu un rifacimento ex novo. L’immagine fu restaurata ancora nel 1937 da Carlo Pierantoni. Era anticamente al centro di una maestà atta a confortare i condannati a morte, si chiamava Maestà del Ss. Crocefisso in Piobica, o Maestà delle Forche, perché in quel luogo venivano innalzate le forche della giustizia.


Il 3 maggio 1591 è la data di collocazione della prima pietra per la costruzione del Tempio del Ss. Crocefisso, che doveva accogliere la sopraddetta maestà.

Questa immagine godeva già da molti decenni di grande devozione popolare soprattutto in occasione di esecuzioni capitali quando, si presume, venivano fatte funzioni di espiazione e preghiere particolari. Col tempo i miracoli le grazie le guarigioni le resurrezioni aumentarono insieme ai pellegrinaggi.

Storia del Tempio

Un cronista del tempo narra che il 3 maggio 1589 (giorno in cui nella liturgia della chiesa si celebrava solennemente la Invenzione della Santa Croce) più di cinquecento pellegrini si raccolsero intorno alla sacra Immagine e nei giorni seguenti ne arrivarono di nuovi che oltre a lasciare elemosine, e offerte in cera e portarono pietre, sassi, calce e altro materiale edilizio con lo scopo di costruire un edificio più ampio e si iniziò ad annotare le grazie ricevute in un libro.

I pellegrini arrivavano, oltre che da Todi, anche dalle città vicine. Affluirono cospicue somme di denaro, doni e gioielli, così che i Priori e il Vescovo accolsero l’idea di costruire una chiesa intorno alla Maestà delle Forche.

Nel 1591 il progetto subì un arresto perché l’agostiniano padre Angelo di Todi, Priore di Santa Prassede, invece di costruire un nuovo edificio, propose di trasferire l’immagine del Ss. Crocefisso, nella vicina chiesa di Sant’Agostino che abbisognava solo di qualche restauro. In questo modo si sarebbe risparmiato parecchio denaro, inoltre il sito di Sant’Agostino era collocato in un luogo sicuro da frane e molto bello. Il padre Agostiniano ottenne il consenso dei cittadini e del Consiglio del Comune ma il vescovo di Todi Angelo Cesi si oppose energicamente alla traslazione e si tornò così alla primitiva idea di costruire il tempio sul luogo stesso dove si era manifestata la devozione. Nel 1606 il santuario prese il titolo di parrocchia. Nel 1610 si costruì un tetto provvisorio a capriate di legno. L’anno successivo l’Immagine del Ss. Crocefisso, dal mezzo della chiesa, venne traslata sulla parete dietro l’altare maggiore dove ancora si trova. Nel 1748 ebbe finalmente una copertura stabile che corrisponde all’attuale.

Fonte Di MarsPF2 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32707918


Todi, Province of Perugia, Italy