Note sulla raccolta: Tra gli ex-voto più rilevanti si ricordano: un ostensorio ambrosiano trasformato in reliquiario (XVI sec.); il calice d’argento recante la scritta La città di Milano riconoscente la pioggia ottenuta. A.D. 1624; Pianete con lo stemma della città di Milano realizzate tra il XVII e il XVIII secolo. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: All’interno dell’edificio cultuale.
Si è ritenuto opportuno considerare il 1453 come data della più antica attestazione del santuario in quanto nel 1452 fu ritrovato il corpo dell’eremita san Miro, deceduto intorno al 1381. I resti furono rinvenuti nella cappella della chiesa di San Michele, ampliata e rinnovata a partire dal 1453. 1452: il vescovo A. Pusterla compie l’invenzione e la prima ricognizione del corpo del santo. / 1637: il vescovo L. Carafino compie la seconda ricognizione. / 1897: il vescovo T. Valfrè di Bonzo procede alla terza ricognizione. / 1932-1933: ultime ricognizioni da parte del vescovo A. Macchi. Nel 1453 fu concessa un’indulgenza parziale dal vescovo di Como Pusterla a tutti i visitatori del corpo di san Miro.
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