Beata Vergine dell`Adorazione

Nella seconda metà del ‘500 l’ingresso della chiesa venne spostato dalla parte opposta dell’edificio; l’interno fu rimaneggiato e le tre navate divise da un’elegante intercolunnio di pietra serena. I lavori avvennero nel 1576. Nel 1733 la popolazione fece collocare l’icona miracolosa dentro un tabernacolo argenteo, orato di rami su sfondo rosso e fu posto su un altare laterale, appoggiato ad un muro. Nei primi decenni del 1900 la chiesa venne riportata all’antica sobria eleganza e la facciata venne sguarnita dalle soprastrutture barocche. Nel 1927 le volte a vela sono sostituite da un soffitto a cassettoni. Durante l’ultima guerra mondiale il parroco Italo Gentile e tutta la popolazione fecero erigere un tempietto dove collocarono l’immagine venerata, sull’altar maggiore, posto al centro della chiesa.Descrizione: L’immagine venerata è una incisione dell’immagine della Vergine. L’autore sembra essere un pittore modenese, certo Branchini di Reggio. L’immagine ritrae la Vergine seduta, che adora il Bambino, attorniata da una folta vegetazione. L’immagine apparve nella casa di una donna malata a Fivizzano. Entrata in uso: nell’anno 1596 Epifania: La Madonna si mostrò attraverso una sua rappresentazione su una semplice carta. Immagine: Dipinto Luogo: Altro
Ubicazione originaria del Santuario: Numerosi ex voto erano presenti dietro l’altare. Note sulla raccolta: Con i metalli preziosi raccolti come ex voto fu formato un calice con patena d’oro ed argento dorato. Tra i vari ex voto si segnala una serie di lampade, una delle quali è in argento, offerta durante l’epidemia di colera del 1884. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Per ragioni di sicurezza non forniamo la collocazione attuale.

La Chiesa dei Santi Jacopo e Antonio venne edificata nel 1377, quando il Vescovo e Conte di Luni concesse l’autorizzazione opportuna. Al tempo la chiesa non era parrocchia: gli abitanti ricevevano i sacramenti nella chiesa di Santa Margherita a Verrucola e i cadaveri venivano inumati nella Pieve di Santa Maria a Pognana. La prima pietra della chiesa fu posta il 30 luglio 1377 dal rettore di Santa Maria Assunta di Pognana, Agostino Palmieri. Di santuario si può parlare soltanto dopo il 1596, anno in cui nella chiesa fu sistemata la miracolosa icona della Beata Vergine dell’Adorazione. Probabilmente il santuario venne abbandonato per la prima volta già nel corso del 1767, in seguito ad una precedente scossa tellurica, poi tra 1920 e 1927 a causa di un forte terremoto che lo lesionò seriamente (7 settembre 1920). Nel secolo XVI una giovane sposa di Fivizzano a nome Margherita si ammalò improvvisamente, rimanendo inferma per 18 anni. Un giorno chiese ad un conoscente che doveva recarsi a Reggio di portarle un’immagine della Vergine dell’Adorazione, che si venerava in quella città. L’uomo se ne dimenticò ed al suo ritorno da Margherita successe un fatto straordinario. Mentre la donna si dispiaceva di non aver ricevuto il santino da Reggio, improvvisamente comparve l’immagine della Vergine su di un pezzo di carta e la donna riacquistò le forze. Era il 5 maggio 1596 ed il fatto venne subito interpretato come un miracolo compiuto dalla Vergine.Per ringraziare la Vergine si decise di costruire subito una chiesa in suo onore.Qualche giorno prima, a Reggio, un bambino sordomuto improvvisamente guarì. Si ricorda quella concessa nel 1946 in occasione della elevazione della chiesa a santuario. In occasione del Giubileo del 2000 alla chiesa è stata concessa l’Indulgenza Giubilare. All’interno della chiesa vi sono altari di alcune importanti famiglie locali come quella dei Chigi.

54013 Fivizzano MS, Italy
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