Beata Vergine dell`Olmo

Nel 1884 si mise mano ad un restauro, affidato all’ing. Pio Casoli: stile eclettico, di antico rimane solo il campanile (1884).Descrizione: tavoletta in legno con dipinto di Madonna con Bambino, fatta dipingere immediatamente dopo il miracolo dal miracolato stesso e inizialmente appesa all’albero dove avvenne l’apparizione salvifica. Anche l’olmo è da ritenersi oggetto di culto, dal momento che il santuario sorse attorno alla pianta. Esso venne distrutto insieme alla già nominata tavoletta, in seguito ai saccheggi delle truppe di Ottavio Farnese nel 1557. Entrata in uso: nell’anno 1484 Epifania: La Madonna appare fra le fronde di un olmo ad un cavaliere caduto da cavallo Immagine: Dipinto Luogo: Albero Descrizione: Nel 1559, una statua lignea, ancora oggi conservata, sostituì la tavoletta in legno originaria. Entrata in uso: nell’anno 1559 Epifania: La Madonna appare fra le fronde di un olmo ad un cavaliere caduto da cavallo Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Attorno all’olmo; in seguito lungo le pareti del santuario Note sulla raccolta: Tavolette dipinte; Protesi vere o rappresentate; ceppi, membra umane riprodotte in argento Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Figurine antropomorfiche, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari Conservazione attuale: Gli ex voto anteriori al 1803 vennero dati alle fiamme per far posto ad un addobbo solenne in occasione della festa dell’8 settembre. Rimangono 60 tavolette lignee custodite presso il vicino monastero delle Serve di Maria. Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Il miracolo dipinto. Gli ex voto del santuario della B.V. dell’Olmo, Montecchio, 1995

Il santuario è tuttora funzionante. La sua attività ha subito interruzioni tra l’anno 1805 e l’anno 1843 (trasformato in caserma, sino al 1832, e poi in ospedale); e durante la prima guerra mondiale. E’ santuario diocesano. D. G: M. VALLE, Notizie storiche del Santuario di S. Maria dell’Olmo a Montecchio di Reggio, Modena 1850. BIBLIOGRAFIA – Oltre ai testi specificamente dedicati a questo luogo di culto si rinvia ad alcuni repertori significativi che presentano sezioni relative al santuario. – ARTICOLO IN MISCELLANEA – Pezzoli Stefano, ‘Repertorio generale dei Santuari in Emilia Romagna’, in Arte e Santuari in Emilia Romagna 1987, pp. 179 – 239. (Per la diocesi di Reggio Emilia sono descritti i seguenti santuari: Beata Vergine della Battaglia [p.196]; Madonna della Pietà di Bismantova [p.194] ; Beata Vergine di Campiano [p.194] ; Madonna del Carrobbio [p.194] ; S. Francesco in Rocca [p. 203-204] ; Madonna delle Formiche [p.197] ; Beata Vergine della Fossetta [p.195] ; Madonna del Gazzo [p.194] ; Beata Vergine della Ghiara [p.196-7] ; San Girolamo [p.197] ; Beata Vergine di Lourdes [p.194] ; Beata Vergine della Natività [p. 203-204] ; Madonna della Neve [p.197] ; Beata Vergine dell’Olmo [p.195] ; Beata Vergine della Pace [p.194] ;Madonna Pellegrina [p.194] ; Beata Vergine della Porta [p.195] ; Madonna di S.Siro [p.197] ; Natività di Maria o Madonna della Rosa [p.194-195]; Beata Vergine dello Spino [p.197] ; Madonna della Tosse [p.197] ; Madonna della Mercede [p.196] – – LIBRO – Lindner C., I santuari mariani di Reggio, Ed. Bizzocchi, Reggio E. 1972, pp. 84. (Sono descritti i seguenti santuari della diocesi di Reggio Emilia: Beata Vergine della Ghiara (pp. 11-21), Madonna della Pietà di Bismantova, Beata Vergine di Campiano (pp. 33-39), Beata Vergine della Fossetta (pp. 41-47), Beata Vergine dell’Olmo (pp. 49-57), Beata Vergine della Porta (pp. 59-67), Beata Vergine della Battaglia, Madonna della Rosa, Madonna del Gazzo (pp. 69-83) – – LIBRO – Testimonianze di culto mariano nella diocesi di Reggio – Guastalla, Ed. Bizzocchi, Reggio E., 1988, pp. 76 (Santuari ai quali si fa riferimento nel testo: Beata Vergine della Battaglia [p.52]; Madonna della Pietà di Bismantova [p.35-37] ; Beata Vergine di Campiano [p.33-35] ; Madonna del Carrobbio [p.32] ; Madonna delle Formiche [p.63] ; Beata Vergine della Fossetta [p.49-50] ; Madonna del Gazzo [p.39-40] ; Beata Vergine della Ghiara [p.11-13] ; Beata Vergine di Lourdes [p.24] ; Beata Vergine della Natività [p. 67] ; Madonna della Neve [p.62-63] ; Beata Vergine dell’Olmo [p.46-48] ; Beata Vergine della Pace [p.38] ;Madonna Pellegrina [p.28] ; Beata Vergine della Porta [p.43-45] ; Madonna di S.Siro [p.64-65] ; Natività di Maria o Madonna della Rosa [p.41-42]; Beata Vergine dello Spino [p.55-56] ; Madonna della Tosse [p.60-61] ; Madonna della Mercede [p.52] – – MANOSCRITTO – P. SCURANI, Le Chiese della Diocesi di Reggio Emilia, ms. (1900-1928), voll. 5 in A. VE. Re – ( Nel manoscritto sono presenti riferimenti ai seguenti santuari della diocesi di Reggio Emilia: Beata Vergine della Pace, III, p. 36; Beata Vergine del Carrobbio, IV, p. 64; Beata Vergine della Neve di Campiano, V, p. 552; Madonna del Gazzo, II , p. 871; Madonna della Pietà di Bismantova, III, p. 87; Madonna della Tosse, V, p. 179; Madonna delle Formiche, III, p 463; Beata Vergine dell’Olmo, V, 755; Beata Vergine di Lourdes, II, 20; Beata Vergine della Battaglia, II, 292). la comunità di Montecchio donò con regolare atto notarile nel 1487 la cappella all’ordine dei servi di Maria. L’afflusso continuo di fedeli spinse la comunità di Montecchio nel 1487 a chiamare alla custodia del luogo sacro i Padri dell’Ordine dei Servi di Maria. la comunità di Montecchio donò con regolare atto notarile nel 1487 la cappella all’ordine dei servi di Maria. Dal 1859 la cura spirituale passa al parroco di San Donnino. Presso il santuario si costituì nel 1887 una comunità di Mantellate Serve di Maria, che vivono monasticamente in clausura ma che sono le effettive responsabili della custodia del santuario. La congregazione (Padri redentoristi) mantenne la cura spirituale fino al 1859, con un intervallo negli anni 1848-1850. Fra il 1797 e il 1843 la chiesa continuò ad essere officiata. La cura spirituale dei Servi di Maria si concluse nel 1797, con l’avvento delle truppe francesi.

42027 Montecchio Emilia, Province of Reggio Emilia, Italy
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