Cappella di sant`Ignazio alla Chiesa del Gesù

I lavori per l’edificazione dell’attuale cappella si protrassero, sotto la direzione del gesuita Andrea Pozzo, dal 1695 al 1699. La cappella, ricchissima, è ritenuta uno dei massimi capolavori dell’arte barocca: le quattro colonne sono incrostate di lapislazzuli e listate di bronzo dorato. Del pari è coperta di lapislazzuli la nicchia contenente la statua in lamina d’argento del santo.Descrizione: Il corpo del santo è in un’urna di bronzo dorato posta sotto l’altare. Sono meta di pellegrinaggio anche le stanze del santo, nella Casa Professa adiacente alla chiesa del Gesù. Entrata in uso: tra l’anno 1609 e l’anno 1609 Reliquia: Ossa
Note sulla raccolta: Non è stato possibile avere notizie più precise sulla raccolta, e l’attuale conservazione, degli ex voto dei numerosi santuari presenti nella chiesa del Gesù. La cappella di sant’Ignazio è priva, per una precisa opzione cultuale ed estetica, di ex voto riconoscibili come tali. E la tendenza invalsa negli ultimi anni è stata di chiedere ai fedeli non oggetti materiali ma offerte in denaro a sostegno della chiesa e dei poveri.

Sebbene già nel 1599 i cardinali Baronio e Bellarmino avessero per primi venerato pubblicamente Ignazio (Loyola, presso Azpeitia, 1491 – Roma 1556) pregando e prosternandosi sulla sua tomba e di fronte al ritratto che avevano fatto lì porre, si può considerare il 1609, anno della beatificazione di Ignazio, il momento della fondazione dell’attuale santuario. In questa occasione il generale Aquaviva fece convertire le camere del santo in cappelle, e Paolo V stabilì che in tutte le chiese della Compagnia si potesse celebrarne la memoria il 31 luglio; e che in particolare al Gesù ogni sacerdote potesse celebrar messa presso la tomba o nelle stanze del beato. Le notizie relative alla storia di questo santuario sono state collazionate da varie fonti (si veda la bibliografia); per nessuna di esse tuttavia mi sembra sia il caso di parlare di leggenda di fondazione: si tratta infatti, per lo più, di studi concentrati sugli aspetti artistici della cappella. Come già chiarito sopra, il 1609 è la data cui convenzionalmente si fa risalire l’elevazione a santuario della tomba di Ignazio. Non vi è d’altra parte motivo di dubitare che quantomeno all’interno dell’Ordine il sepolcro del santo fondatore fosse oggetto di venerazione sin dal 1556, anno della sua morte. E, come si è detto, già nel 1599 i cardinali Baronio e Bellarmino avevano fatto pubblicamente atto di venerazione presso la tomba del santo. Nel 1622 il corpo del santo fu traslato nella posizione attuale. La cappella a lui dedicata fu fortemente voluta da Thryse Gonzalez, tredicesimo generale della Compagnia, che riuscì a superare l’opposizione della famiglia Savelli, titolare della cappella, solo con la mediazione dell’imperatore Leopoldo.

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