Cristo d`Orgi

L’impianto romanico della chiesa, ancora parzialmente visibile nel paramento con pietra a filaretto, ha conosciuto una serie di rifacimenti successivi , soprattutto nel secolo XVIII, come attestano le iscrizioni riportate sul frontone della porta di accesso: benefactors A.D. MDCCLXXIX. Allo stesso periodo si riferiscono l’altar maggiore e i confessionali.Descrizione: L’affresco, situato nella parete absidale dietro l’altare maggiore, risulta più volte rimaneggiato, anche se di probabile manifattura trecentesca. A protezione dell’immagine è collocata una tela dipinta, scorrevole su un lato, raffigurante la Madonna con il Bambino, due vescovi e due sante, risalente al secolo XVIII. Entrata in uso: nell’anno XIV Immagine: Dipinto
Note sulla raccolta: Stendardi e diplomi risalenti ai pellegrinaggi del 1913. Conservazione attuale: Per ragioni di sicurezza omettiamo la collocazione attuale.

Il secolo XIV si riferisce all’oggetto di culto. Poiché la nascita del santuario non è documentata con la necessaria chiarezza, consideriamo il secolo XIV il termine post quem per considerare la chiesa santuario. l’oggetto venerato è custodito all’interno della Chiesa di Sant’Agata ad Orgi. Il culto cristologico è molto forte nel comune di San Niccolò. Oltre al piccolo santuario del Cristo d’Orgi, segnaliamo l’esistenza anche di altri oggetti e luoghi venerati che, sebbene non siano santuari, attestato comunque il radicamento locale del culto al Crocifisso. Nell’abitato di Pagliericcio è presente la chiesa intitolata al Santissimo Crocifisso del XIII-XIV secolo; nel borgo di Castel San Niccolò invece si trova la cappella del Crocifisso, piccolo edificio murato a seggo (forse antica celletta di segregazione) dove è conservato un affresco del 1439, di scuola fiorentina, rappresentante il crocifisso tra la Madonna e san Giovanni. La tradizione orale narra che il dipinto sia stato commissionato per sostituire un crocifisso modellato da un condannato a norte nella mollica di pane e al quale erano state attribuite numerose grazie. Il crocifisso era stato realizzato dal condannato per esprimere chiaramente il proprio pentimento. Questa scheda è stata compilata da Andrea Rossi.

52100 Arezzo, Province of Arezzo, Italy
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