Giovanni

Una chiesa subdiale fu eretta sopra la catacomba, non più tardi del VII secolo (essa viene menzionata infatti dagli Itinerari, risalenti a questo periodo). Sotto l’altare della chiesa si custodiva il capo del martire.Descrizione: L’oggetto del culto era la tomba del martire, situata all’interno della catacomba ad clivum cucumeris. Nell’ambito del medesimo complesso cimiteriale, si venerava anche la testa del martire, in una chiesa di superficie: Ecclesia S. Iohannis martyris, ubi caput eius in alio loco sub altare ponitur, in alio corpus(Notitia Ecclesiarum) (da qui è nata la denominazione del cimitero come ad caput S. Iohannis) Entrata in uso: tra l’anno 400 e l’anno 450 Reliquia: Ossa Tipo: Oggetto del culto non classificabile come immagine o reliquia
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La più antica attestazione di un culto per questo martire si trova nel Martirologio Geronimiano. La data dell’899 per l’abbandono del cimitero ha valore indicativo, e si riferisce all’epoca in cui gran parte dei santuari extraurbani di Roma caddero in disuso in seguito alla traslazione delle reliquie nelle chiese urbane. Non sappiamo se il Giovanni nominato nella lista dei santi le cui reliquie furono trasportate da Pasquale I a Santa Prassede, possa essere identificato con questo martire della via Salaria. E’ infatti probabile che si tratti di un martire anonimo, anche sulla base del fatto che il nostro martire era noto in diverse passiones come presbitero, mentre il Giovanni presente nella lista di Pasquale I non è recensito tra i presbiteri (Amore, I martiri, p. 35). Una tradizione vorrebbe che le spoglie di questo martire fossero traslate da un tale Igizo (insieme con i Santi Blasto e Longino) solo nel X o XII secolo nella (Amore, I martiri, p. 38).Una iscrizione del l’XI-XII secolo ricorda il trasporto di alcune reliquie di Giovanni nella chiesa di San Marcello, insieme con quelle di Blasto, Longino e Diogene (ibidem). Questo Giovanni compare come presbitero necroforo in molte passiones di martiri, soprattutto della via Salaria e del cimitero ad clivum cucumeris. Da ciò si deduce che i compilatori di questi racconti -considerata la grande popolarità del martire nel VI-VII secolo- lo inserirono nelle narrazioni come personaggio stereotipato, evidentemente perché sapevano ben poco sulla sua vera personalità. Una più tarda tradizione vuole che Giovanni fosse decollato sulla via Salaria, ante simulacrum Solis al tempo di Giuliano e raccolto da un prete Concordio che lo seppelì in un sarcofago in crypta (Amore, I martiri, p. 35).

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