Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
La chiesa venne edificata nel 1581 dagli abitanti della comunità di Scheggia, come risulta dagli atti dei consigli del comune di Scheggia, quando i capitani ordinarono a chiunque possedesse bestie da soma di contribuire al trasporto di calce, pietre e legname; la prima titolazione fu Madonna della Consolazione. La chiesa finita grazie alle elemosine del popolo venne benedetta dal vescovo Savelli. Il 7 dicembre 1604 vi si fonda l’arciconfraternita del Carmine e forse a proprio questa data si può far risalire il cambiamento della titolazione in “Madonna del Carmine”. All’interno della chiesa vi erano tre altari: il maggiore sopra al quale era dipinta l’immagine della Beata Vergine, uno laterale dedicato alla resurrezione di Cristo e poi quello edificato più tardi e dedicato alla Madonna del Carmine. I pellegrinaggi da parte del popolo di Scheggia si moltiplicarono fin dagli inizi, tanto che in una memoria contenuta nell’archivio parrocchiale di Scheggia si legge che il 16 luglio 1796 la Madonna si degnò di aprire gli occhi della sua immagine in pittura ad una pastorella di 24 anni alla quale ordinò di avvertire il parroco che il suo Figlio era molto sdegnato per il poco rispetto dei fedeli del posto per le chiese, la santificazione delle feste ed i costumi non consoni. La pena per la perpetuazione di questi mal costumi erano gravi flagelli. Il prodigio si ripeté anche nella successiva festa della Madonna del Carmine; sottoposto ad indagine dal presule Angelelli, se ne autorizza la pubblicazione della relazione il 21 agosto 1796. La chiesa della Madonna del Carmine fu preda di un misterioso incendio nel 1816 e nonostante il vescovo Sannibale ne ipotizza una ricostruzione essa non venne mai compiuta. La devozione però sopravvisse alla rovina, tanto che per venire incontro alla devozione dei fedeli la cappella del cimitero venne intitolata alla Vergine del Carmine.
Scheggia e Pascelupo, Province of Perugia, Italy