Madonna del Piano

La chiesa, preceduta da un ampio portico, è annessa all’omonimo convento francescano, attualmente utilizzato come masseria agricola. Essa presenta un’unica navata coperta da un sontuoso cassonetto ligneo intagliato e decorato a tempera il quale reca, in prossimità dell’arco trionfale, un cartiglio con la data 1639 e la scritta «Hoc locus terribilis est» a ricordo appunto del terribile sisma. La terminazione dell’aula è quadrangolare, preceduta da un arco trionfale ed è coperta da una volta a crociera affrescata. L’ingresso del santuario è preceduto da un ampio vano quadrangolare coperto a calotta mentre il campanile è costituito da una leggera struttura a vela, formata da due archivolti. All’ambiente del presbiterio è addossato un vano nel quale è collocata la sacrestia. L’attuale configurazione della chiesa deriva dalle trasformazioni operate tra i secoli XVII e XVIII. E’ probabile che l’attuale edificio obliteri una struttura molto più antica.Descrizione: Statua lignea raffigurante la Vergine, risalente ad un periodo compreso fra la seconda metà del XIV ed il XV secolo, di ignoto intagliatore locale. La Vergine è rappresentata frontalmente e seduta su un trono quadrangolare del quale sono superstiti solo poche parti. E’ vestita con una lunga tunica rossa caratterizzata dalla presenza di un panneggio ricco di pieghe e con manto azzurro fermato sul petto. Il braccio sinistro sostiene il Bambino vestito con una tunica, che è raffigurato in piedi, con la mano destra alzata e benedicente e la mano sinistra che regge un globo sovrastato da una piccola croce. La mano sinistra della Madonna è protesa in avanti per sorreggere un oggetto attualmente scomparso. In un angolo della statua è riportata l’ iscrizione “F.GAE. / F. CAIETANI / FRATE A. / 1744” relativa a qualche intervento, forse di ridipintura, realizzato sul manufatto. Quest’ultimo evidenzia ascendenze gotiche riscontrabili nella presenza delle numerose piegature delle vesti della Vergine. La statua del Bam Entrata in uso: tra l’anno 1350 e l’anno 1499 Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: No

La statua venerata nel santuario è databile ai secoli XIV-XV ed è, quindi, preesistente alle attuali fabbriche. L’ipotetica datazione del complesso, in assenza di fonti attendibili e di verifiche archeologiche sul terreno, è collegata alla fase tardomedievale attestata dalla statua. La statua sarebbe stata ritrovata in un tronco d’albero da alcuni mietitori nei pressi del santuario. In epoca imprecisata il monastero annesso al santuario passò alla congregazione agostiniana riformata di Colloreto e fu soppresso con essa intorno al 1750. Secondo la tradizione locale, non suffragata da fonti documentarie, il monastero adiacente al santuario sarebbe stato fondato dai cistercensi intorno al XIII secolo sui resti o nelle immediate vicinanze del monastero italo-greco di S. Lorenzo. Nel 1601 accanto al santuario si insediarono i minori osservanti francescani. In epoca imprecisata il convento passò alla congregazione agostiniana riformata di Colloreto e fu soppresso con essa intorno al 1750. Secondo la tradizione locale, non suffragata da fonti documentarie, il monastero adiacente al santuario sarebbe stato fondato dai cistercensi intorno al XIII secolo sui resti o nelle immediate vicinanze del monastero italo-greco di S. Lorenzo. Nel 1601 vi si insediarono i minori osservanti francescani.

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